Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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di Eva Stasi
Bioaccumulo

17/6/2012 - 14:20

E’  di questi giorni la notizia che nella carne di tonni pescati vicino alla California siano state rinvenute tracce di elementi radioattivi presumibilmente provenienti dalle acque del Giappone, responsabile di una grande contaminazione in seguito ai danni riportati dalle centrali nucleari di Fukushima dopo il sisma del marzo 2011.

Si parla da anni del “pesce al mercurio”, ma la notizia del “pesce al cesio” ancora mancava…

Per fortuna i livelli di atomi radioattivi trovati rientrano ancora nei limiti di tolleranza, ma le carni degli abitanti del mare riservano per noi altri fenomeni di cui tenere conto.

In tossicologia sono noti i fenomeni di bioaccumulo e biomagnificazione.

Il bioaccumulo è il processo tramite il quale le sostanze tossiche si accumulano all’interno di un organismo vivente attraverso diverse modalità: contatto, ingestione o respirazione, diverso a seconda delle caratteristiche delle sostanze e dell’organismo in questione.

La biomagnificazione è invece un accumulo crescente di sostanze lungo la “catena alimentare”, cioè  l'insieme dei rapporti tra gli organismi di un ecosistema: i predatori sono all’apice della catena e presentano nel corpo maggiori quantità di sostanze tossiche delle prede.

All’apice della catena alimentare ci sono per esempio leoni, pesci spada, tonni, squali, le aquile, i lupi, le pantere e….. l’uomo, a seconda di cosa mangia.

E’ bene sottolineare che i metalli pesanti (tra cui troviamo piombo, cadmio, cromo, zinco, nichel) non biomagnificano, ma bioaccumulano, fatta eccezione per il mercurio.

Di che sostanze parliamo? Dei cosiddetti “inquinanti”, categoria alla quale appartiene una grande varietà di sostanze anche molto diverse tra loro: diossine, DDT, monossido di carbonio, gli ossidi di zolfo, gli ossidi di azoto, benzene, amianto, idrocarburi policiclici aromatici, cloruro di vinile….la lista è troppo lunga!

Ovviamente si tratta di sostanze dannose provenienti da attività umane che rischiano di farci ammalare seriamente.

La Valdinievole non è esente dall’esposizione a queste sostanze, come non lo è nessuna altra parte del mondo: basti pensare che nonostante il DDT sia stato bandito dai paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo fin dagli anni ’70, grandi quantità di questo inquinante sono ancora rilevate nei tessuti di uccelli, pesci e mammiferi, soprattutto marini.

In realtà idrocarburi come lo stesso DDT, l’esaclorobenzene o i PCB sono in grado di resistere intatti nell’ambiente anche per decine di anni, di spostarsi da un comparto all’altro dell’ecosistema, di legarsi a particelle di suolo e sedimento e di concentrarsi nei tessuti degli esseri viventi. Uomo compreso.

Alcuni organismi, detti bioaccumulatori, sono capaci di assorbire dall’ambiente alcune sostanze che vengono così trattenute all’interno del corpo: molte specie vengono così usate come bioindicatori che ci aiutano a capire lo stato di contaminazione dell’ecosistema misurando la presenza di inquinanti nei loro tessuti.

Studiando cerri, tigli, cetacei, molluschi, licheni e muschi possiamo valutare la salute dell’ambiente circostante. Un bel vantaggio, ma totalmente inutile se le ricerche sono conservate negli archivi universitari e se la popolazione resta disinformata sugli effetti che queste sostanze hanno sulle nostre vite e sui modi che avremmo per cercare di vivere in modo più compatibile con l’ambiente che ci circonda.

 

Eva Stasi

 
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20/6/2012 - 9:48

AUTORE:
benedetta

non si sa abbastanza di queste cose: grazie per questo articolo. Conciso ma chiarissimo

18/6/2012 - 8:44

AUTORE:
vincenzo

ALLORA FORZA RAGAZZI!
è ora di muoversi, approfittate del momento di debolezza delle gerontocrazie politiche e dirigenziali di questo "piccolo-grande paese" divulgate le verità nascoste, date la possibilità al popolo di decidere il proprio destino. Uscite Cervelli dai vostri polverosi laboratori e fate si che la conoscenza prevalga sulla oppressiva ignoranza in cui veniamo tenuti da pochi avidi ominidi.