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Iniziando dalle imprese .....
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BASKET

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BASKET

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VALDINIEVOLE
Coldiretti e Federcaccia si appellano alla Provincia sul problema degli ungulati

30/7/2012 - 19:17

Coldiretti e Federcaccia intervenono per dire la loro sul problema del ripopolamento degli ungulati.

 

"In fatto di controllo del numero di ungulati stiamo tornando all'anno zero. La politica di controllo, suggerita dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) a Regione Toscana e a cascata alle province, almeno per ciò che riguarda Pistoia, è infatti priva di buonsenso. I danni ad imprese agricole e cittadini prodotti da storni, ungulati e altri animali aumentano, i rimborsi sono del tutto insufficienti, e anziché puntare all'obiettivo di portare il fenomeno a livelli fisiologici, dall'Ispra (ente nazionale competente in materia) arrivano indicazioni che, inevitabilmente, porteranno il problema dell'eccesso di ungulati ad incancrenirsi.
Il parere dell'Ispra, però, non è vincolante, regione e province devono richiederlo, ma non sono tenute ad attenervisi pedissequamente. Per questo Coldiretti Pistoia e Federcaccia Pistoia si rivolgono all'assessorato all'agricoltura provinciale perché faccia prevalere il buonsenso.
 
I fatti. Tutte le analisi danno in crescita il numero di cinghiali, cervi, caprioli, mufloni presenti in regione. La densità effettiva per ettaro delle singole specie è più del doppio di quello considerato sostenibile. Aumentano, di conseguenza, i danni che il gran numero di ungulati provocano a imprese agricole e privati.
 
La regione Toscana ha chiesto all'Ispra un parere su quanto prevede la programmazione regionale e provinciale per la stagione venatoria 2012-13. Una richiesta di parere che, visto un recente cambiamento normativo, viene inviata e riceve risposta a stagione venatoria per gli ungulati già iniziata.
 
Il parere dell'Ispra, a fronte di un continuo aggravarsi della situazione, prevede per la provincia di Pistoia una generalizzata riduzione dei periodi e del numero di abbattimenti rispetto a quanto previsto dal piano provinciale dell'Atc (Ambito territoriale di caccia). Tra l'altro, viene previsto il posticipo dell'apertura della caccia selettiva ai caprioli maschi di 15 giorni. La partenza slitta dal 1 al 15 agosto.
 
“15 giorni che potrebbero essere fatali ai nostri vigneti -spiega Riccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia-. Già ad agosto in molte vigne l'uva è matura per la raccolta, un richiamo molto forte per i caprioli, che in pochissime ore possono danneggiare irrimediabilmente il raccolto annuale e lo stesso vigneto”. Danni che un'impresa agricola difficilmente sopporta, anche considerando i rimborsi (tardivi e insufficienti). “Ma perché spendere soldi per rimborsare i danni, invece, di mettere a punto una reale prevenzione?”.
 
“La modifica del calendario venatorio per gli ungulati a stagione già iniziata non ha senso - dichiara Giovanni Pratesi, presidente di Federcaccia Pistoia -. Con le novità normative è saltato per quest'anno il periodo di caccia selettiva al capriolo dal 1 giugno al 15 luglio, ora viene spostato il termine di ulteriori 15 giorni. 15 giorni che fanno la differenza tra un'azione di selezione con qualche efficacia e un'attività ad utilità molto limitata. Nei primi giorni di agosto, infatti, è possibile effettuare una selezione efficace, nei pressi della boscaglia tagliata che attrae i caprioli, dopo è sempre più difficile”.
 
Andreini e Pratesi congiuntamente rivolgono, infine, un appello all'assessore all'agricoltura Rino Fragai.
“L'Ispra è un organo tecnico, le indicazioni devono doverosamente essere considerate. Siamo disposti ad accettare i nuovi calendari dell'Ispra a partire dalla stagione 2013-2014. Ma, almeno per questa stagione venatoria, l'assessore all'agricoltura della provincia non può non tener conto della situazione contingente e delle peculiarità del nostro territorio, tra i più danneggiati dall'eccesso di ungulati. Rino Fragai può e deve evitare che un problema già grave diventi patologico”. 

Fonte: Coldiretti
 
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