Rilanciare il turismo nella nostra provincia è un’azione imprescindibile per dare nuovo slancio al sistema economico.
Confcommercio, associazione fortemente rappresentativa del settore, con oltre l’80% delle imprese rappresentate in provincia (circa 1.200 aziende) torna - in occasione dello svolgimento degli stati generali del turismo che si sono tenuti ieri a Firenze – a sollecitare un’attenzione maggiore alle politiche in favore dello sviluppo turistico del territorio.
In particolare nella promozione stiamo attraversando, prosegue Confcommercio, una fase assai difficoltosa in cui, di fatto, gran parte le attività sono bloccate a causa di carenze organizzative che non sono ancora state colmate,
Dobbiamo fare i conti con inadeguate dotazioni infrastrutturali che ci penalizzano nella competizione con molte altre mete nazionali ed internazionali, abbiamo urgenza di riqualificare le aziende e le professionalità a fronte, però, di una mancanza di strumenti finanziari stabili e aperti a tutte le categorie di lavoratori e settori di impresa.
Rispetto a tutti questi temi su cui è irrimandabile intervenire con urgenza ed in modo incisivo pensiamo di non poter fare da soli, è assolutamente imprescindibile un impegno delle istituzioni per poter ottenere risultati soddisfacenti e che facciano segnare una vera inversione di tendenza.
E’ evidente quanto il turismo sia un settore che crea occupazione - in Toscana, infatti la metà delle assunzioni programmate nel primo trimestre 2012, riguardano attività turistiche, commerciali e di servizi – e che porta ricchezza al territorio senza avviare percorsi di delocalizzazione, con ricadute positive sugli altri settori economici, in primis quello commerciale che sta attraversando un momento di grave difficoltà e necessita in modo prioritario di sostegno alla domanda.
Dagli stati generali del turismo - organizzati da Confcommercio Toscana con le categorie del turismo appartenti a Confcommercio (Federalberghi Fipe, Paita, Fiacet e Federcasa) -, che hanno avuto un programma spiccatamente operativo, sono emerse proposte interessanti frutto del lavoro delle sessioni tecniche su formazione, promozione, credito, e legislazione di settore che sono state oggetto delle discussioni pomeridiane e di confronto con i rappresentanti delle istituzioni.

L’inadeguatezza del sistema promozionale, un maggior coinvolgimento degli operatori nelle fasi di decisione, maggior sostegno agli investimenti ed alla formazione: sono queste le priorità del settore Turismo di Confcommercio su cui si chiede di intervenire con rapidità per affrontare con l’approccio giusto le sfide che ci aspettano nei prossimi anni in un sistema economico variegato e complesso all’interno del quale il turismo sicuramente non rappresenta un tassello marginale dell’economia locale e regionale.
 
Con questo evento - afferma Tiziano Tempestini, direttore provinciale Confcommercio - vogliamo porre al centro del confronto istituzionale il turismo, un settore che sta attraversando una fase complessa caratterizzata dal un calo di presenze e di fatturati.
Non vogliamo fare tutto da soli ma le istituzioni devono dimostrare la loro presenza e la volontà di sostenere un settore che garantisce occupazione, nuove risorse per il territorio e soprattutto non delocalizza”.
 
Presente anche Francesca Taddei, presidente Apam Federalberghi, che ha invocato un intervento delle istituzioni che nelle terme di Montecatini devono investire oltre che come proprietari per sostenere le categorie che si trovano in forte difficoltà.
 
Rolando Galli, Presidente Saf, Società Abetone Funivie ha evidenziato che la montagna pistoiese è pronta ad affrontare la prossima stagione invernale in attesa di fatti dalle istituzioni soprattutto per quanto riguarda il necessario sostegno agli impianti. Risposte che la montagna sarà sicuramente in grado di ripagare con la qualità dei servizi offerti nei confronti di tutti i visitatori.
 
Il presidente del Consorzio Turistico Città di Pistoia Paolo Cavicchio ha posto l’accento sulla necessità di rivedere l’organizzazione dell’attività di promozione di cui la provincia di Pistoia con la chiusura delle APT è rimasta orfana. I tempi sono maturi, ha affermato, per pensare ad un sistema promozionale nuovo. Il sistema turistico della nostra provincia secondo Cavicchio necessita di nuove sinergie fra operatori e maggiore collaborazione e ascolto delle istanze da parte del sistema istituzionale.