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VALDINIEVOLE
Approvato riordino province: solo 4 in Toscana, Pistoia con Prato e Firenze

31/10/2012 - 16:08

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che completa il percorso avviato nel mese di luglio, finalizzato al riordino delle province e all'istituzione delle citta' metropolitane. La riforma si ispira ai modelli di governo europei. In tutti i principali Paesi Ue, infatti, ci sono tre livelli di governo. Il provvedimento consente inoltre una razionalizzazione delle competenze, in particolare nelle materie precipuamente "provinciali" come la gestione delle strade o delle scuole. Con il decreto approvato le province sono state ampiamente ridotte. Dal 1° gennaio prossimo le giunte delle province italiane saranno soppresse e il Presidente potrà delegare l'esercizio di funzioni a non più di 3 Consiglieri provinciali. Il numero delle province delle Regioni a statuto ordinario si ridurrà da 86 a 51 (ivi comprese le città metropolitane).
Il riordino delle province è stata l'occasione che ha spinto numerosi Comuni a chiedere lo spostamento in un'altra provincia, confinante con quella di appartenenza, per ragioni di maggiore affinità territoriale e socio-economica. Sempre dal 1° gennaio 2014 diventeranno operative le città metropolitane, che sostituiscono le province nei maggiori poli urbani del Paese realizzando, finalmente, il disegno riformatore voluto fin dal 1990, successivamente fatto proprio dal testo costituzionale e, tuttavia, finora incompiuto. Per assicurare l'effettività del riordino posto in essere, senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il Governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati ed adempimenti preparatori, garantiti dall'eventuale intervento sostitutivo di commissari ad acta. Resta fermo il divieto di cumulo di emolumenti per le cariche presso gli organi comunali e provinciali. Resta altresì ferma l'abolizione degli Assessorati. Infine gli organi politici devono avere sede esclusivamente nelle città capoluogo Il riordino delle Province è il primo tassello di una riforma più ampia che prevede la riorganizzazione degli uffici territoriali di governo (prefetture, questure, motorizzazione civile etc etc) in base al nuovo assetto. Dunque anche gli altri uffici su base provinciale saranno di fatto dimezzati. Al termine di questo processo sarà possibile calcolare gli effettivi risparmi che comporterà l'intera riforma. 

Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri sul riordino delle Province e' un "provvedimento che e' coerente con i modelli europei": si "passera' dalle attuali 86 province nelle regioni a statuto ordinario a 51 province comprensive delle citta' metropolitane". Lo dice il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi al termine del Cdm. "Il processo e' irreversibile - ha aggiunto Patroni Griffi e da gennaio verranno meno le giunte provinciali". Si tratta di un provvedimento di tipo "ordinamentale e strutturale nella logica avviata con la spending review", ha proseguito. "Il governo si e' mosso tra spinte al mantenimento dello status quo e spinte alla cancellazione totale delle Province - ha proseguito - sono Province nuove per dimensioni e per sistema di governance".

Queste le "nuove" province in Toscana: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno

Fonte: Ansa e Agi
 
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31/10/2012 - 18:18

AUTORE:
Soddisfatto

Il Governo sembra aver assunto la decisione più sensata; molto soddisfatto, sempre che il quadro rimanga questo, per il riconoscimento di un unicum territoriale consolidato ormai da anni. Adesso è alla Valdinievole di raccogliere la sfida e razionalizzare il suo assetto amministrativo.