E' stato presentato, come tradizione, il bilancio di previsione del Consorzio di bonifica del Padule di Fucecchio ai sindaci del comprensorio. Ma gran parte della discussione è stata riservata alla proposta di riordino avanzata dalla giunta regionale. Proprio giovedì pomeriggio l'assessore Bramerini aveva esposto il disegno di legge in un incontro che aveva visto la presenza di oltre 300 persone. Si tratta di una riforma epocale per la bonifica toscana, come ha spiegato il commissario Gino Biondi, che nei progetti dovrebbe essere operativa già nel prossimo maggio. "La riforma - ha detto Biondi - prevede la riduzione a soli sei consorzi che avranno la competenza su tutto il territorio regionale. Il comprensorio del Padule di Fucecchio sarà accorpato a quello di Fiumi e Fossi (Pisa), la Valdera ( San Miniato) e parte del Bientina, in pratica si va da Capraia e Limite a Volterra. In totale un territorio di 240 mila ettari con 300mila contribuenti ed una contribuenza di oltre 16 milioni di euro. Il rischio è che con questa riforma il consorzio perderà il contatto con il territorio. La sede infatti, con tutta probabilità sarà a Pisa, anche se lotteremo con i denti per non farci scippare la centralità del nostro Consorzio. Si vede infatti, proprio in questi giorni, l'importanza della manutenzione dei corsi d'acqua in un territorio fragile come quello toscano. Quando c'è un'emergenza il Consorzio con i suoi tecnici sono subito operativi sul territorio. Domani chissà.  Questa riforma, voluta con l'intento di ridurre i costi della politica, più volte da noi richiesti agli amministratori regionali e mai dimostrati, che non ci saranno, anzi ci saranno degli aumenti certi e dimostrabili, rischia di cancellare quanto di buono è stato fatto in questi anni. Tra l'altro per i cittadini ci saranno maggiori costi, visto che la "tassa" molto probabilmente aumenterà, se non addirittura raddoppierà, dato che la nostra aliquota, grazie ad una buona ed oculata gestione, siamo riusciti a mantenerla ferma al 2004, senza neanche l’aumento Istat "
I margini di manovra sono molto ristretti. "Entro il 5 dicembre - spiega Biondi - devono essere presentate le osservazioni ( dopo che la Regione si era presa quasi 10 anni per fare la riforma, era uno dei primi punti del programma Martini, ora con una accelerazione che ha dell’incredibile e considerando che mezza Toscana è sott’acqua, e quindi i Consorzi sono alle prese con problemi molto più seri, venerdì ci è stato comunicato che entro mercoledì, 3 giorni lavorativi, vogliono le osservazioni, perchè si vuol approvare la legge il 19 dicembre. Sarebbe auspicabile - ha detto ancora Biondi - che ci fosse più tempo per discutere i vari aspetti di una materia molto complessa. Credo che qualche mese di approfondimento in più non possa che far bene alla riforma. Tra l’altro c’è da capire se giuridicamente una riforma normativa che stravolge il mondo della bonifica, può trovare accoglimento all’interno della manovra Finanziaria, limitandone il dibattito tra i consiglieri regionali. In pratica avverrà come quando il Governo mette la fiducia. o si approva o si va tutti a casa. Se c'è da migliorare la situazione attuale nessuno si tira indietro". Altro aspetto fondamentale è che un eventuale accorpamento allargherà il “perimetro di contribuenza” che questo Consorzio aveva trascritto con costi non indifferenti, ma che ci aveva permesso di vincere tutti i ricorsi in commissione tributaria. Un domani tutto questo non avverrà più, a meno che di non trascrivere nuovamente tutti gli immobili nel “nuovo perimetro di contribuenza”, con costi milionari, pena incorrere in buone probabilità di perdere i ricorsi dei contribuenti. Diventerà inoltre impensabile che un domani prossimo, possa partire una squadra da Pisa per andare a togliere immediatamente 3 alberi nell’alveo di un torrente a Marliana o a togliere una vilumata che ostruiva una griglia a ridosso della scuola Casciani".
Critiche alla proposta di legge sono venuti un po' da tutti gli amministratori. L'assessore provinciale Mauro Mari ha detto che "la riforma avrebbe dovuto dare sì uniformità alla materia, ma non distruggere quello che sta funzionando". Il sindaco di Ponte Buggianese Pier Luigi Galligani ha ricordato che "la riunione può essere l'ultima dove gli amministratori potranno dire la loro sulla programmazione dei lavori del consorzio. Nessuno da Firenze ha avuto il buon senso di sentire anche la nostra opinione, visto che poi siamo noi ad essere presenti sul territorio". "E' un metodo che non convince quello usato dalla giunta regionale - ha detto Eugenio Bossetti in rappresentanza del comune di Chiesina Uzzanese - che vede per i cittadini solo svantaggi con contributi più alti e un territorio meno sicuro".
Le linee generali del bilancio di previsione, dopo un doveroso ringraziamento a tutto il suo staff da parte del commissario Biondi, sono state illustrate dal responsabile del settore amministrativo Riccardo Ferri: "Anche per il 2013 c'è stato il congelamento delle aliquote, quasi certamente l’ultimo, reso possibile dall'attività di recupero della contribuenza e dal risparmio sulle spese generali di funzionamento e un aumento delle opere di manutenzione. In totale le risorse per il prossimo anno ammontano a quasi 12 milioni di euro. L'85% verrà impiegato per opere sul territorio, mentre al funzionamento della struttura va solo il 15%". Dopo un corale apprezzamento degli amministratori presenti e su richiesta degli stessi è stato inoltre deciso di stilare un documento che denunci le carenze di questa riforma e che metta in guardia i propri rappresentanti in Consiglio Regionale, dall’approvare una legge, che così com’è congegnata "produrrà più danni economici, se non morti, che benefici.

Fonte: Comunicato stampa