Una generale tendenza alla riduzione degli infortuni sul lavoro (sono meno il 22% quelli denunciati dal 2008 al 2011, sebbene i numeri restino elevati) con 3922 casi nel 2011 e 27 incidenti mortali negli ultimi 4 anni.
Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto elaborato dall’Osservatorio Provinciale Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro, che dà conto dei dati relativi agli anni 2010 e 2011 sul territorio (in attesa di quelli dell’anno 2012, che saranno resi noti da INAIL a partire dal prossimo luglio) e dell’andamento degli infortuni e delle malattie professionali nell’ultimo decennio, dal 2001 al 2011.
Frutto della sinergia tra diversi soggetti, il rapporto sintetizza sia i dati forniti da INAIL, che quelli degli enti impegnati sul territorio nel campo della sicurezza sul lavoro e della vigilanza: Direzione Territoriale del Lavoro, INPS, ASL 3 Pistoia e Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che fanno parte del Tavolo Interistituzionale Permanente sulla Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro.
Novità principale di questa edizione è rappresentata dall’integrazione del fenomeno infortunistico con la lettura delle tendenze rilevate dall’Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro, al fine di valutare la possibile correlazione tra il ricorso alla cassa integrazione, da un lato, e la contrazione degli infortuni.
In tal senso è stato evidenziato come la tendenza alla riduzione degli infortuni, -22% negli ultimi 4 anni, non sia strettamente legata alle tendenze occupazionali: si nota, ad esempio, il trend positivo dell’occupazione in agricoltura e floro-vivaismo (nel 2011 si registra un +120% sul numero di addetti del 2008) in controtendenza rispetto all’andamento infortunistico in agricoltura (-22,4%); particolarmente significativo anche il caso dell’edilizia, settore in cui, a una contrazione costante degli infortuni negli anni 2008 - 2011 (con una riduzione media del 37%), corrispondono aumenti nel numero di addetti nel 2009 e nel 2010 (+3% e +19%) e una caduta del 10% nel corso del 2011.
La comparazione della provincia con la realtà toscana e italiana evidenzia, da un lato, una riduzione degli infortuni denunciati (-22%) superiore alla riduzione media regionale e nazionale, con una frequenza di 27,3 infortuni ogni mille lavoratori allineata alla media regionale, dall’altro, un rapporto di gravità pari a 3,1 giornate perse per infortunio per addetto, superiore alla media toscana e italiana, in particolare per le aziende artigiane (con 4,2 giornate perse per infortunio contro le 2,6 delle aziende non artigiane).
Nel 2011, su 3.922 infortuni sul lavoro denunciati nel territorio provinciale, l’88% dei casi sono avvenuti nei comparti dell’industria e dei servizi, in linea con il peso che questi settori rivestono nel tessuto produttivo locale. Le donne infortunate sono state 1.237, ovvero il 31,5%.
Elevato il numero dei casi che ha comportato l’inabilità permanente del lavoratore (oltre 200 nel 2011) in diminuzione soltanto di un 7% nel periodo 2007 – 2011, mentre la riduzione media degli infortuni denunciati è stata del 22%.
“Siamo consapevoli che la crisi economica rischia di vanificare gli sforzi fatti in questi anni ostacolando l’applicazione completa della normativa vigente e incoraggiando fenomeni di irregolarità, in particolare di lavoro sommerso – ha spiegato l’Assessore provinciale al lavoro, Roberto Fabio Cappellini - Occorre intensificare gli sforzi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno concentrandosi su tre direttrici fondamentali: la formazione e informazione dei lavoratori e delle imprese; i controlli sull’applicazione delle norme; il coordinamento fra tutti i soggetti sociali e istituzionali competenti, come sottolineato anche nella relazione del 15 gennaio 2013 della Commissione Parlamentare di Inchiesta sugli infortuni sul lavoro e le morti bianche. Sforzi che l’ Amministrazione Provinciale fa da alcuni anni, grazie anche all’operato del Tavolo Interistituzionale per la Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, dal quale è emersa la necessità di progettare un’azione di sistema, attraverso l’integrazione di tutti gli strumenti a disposizione: formazione, comunicazione e monitoraggio dei dati con l’attività dell’Osservatorio”.
Il Rapporto è disponibile sul sito istituzionale della Provincia (www.provincia.pistoia.it sezione Osservatori Provinciale/ Osservatorio Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro), al seguente link: http://www.provincia.pistoia.it/indici/el_prevenzione_sicurezza.asp
Fonte: Provincia di Pistoia