Nel 2009 aveva dichiarato un reddito imponibile di un euro, mentre nelle annualità successive aveva completamente omesso di adempiere agli obblighi della dichiarazione fiscale. La Guardia di Finanza ha ricostruito il reale volume d’affari di un’azienda pistoiese di articoli di biancheria intima, un volume d’affari che ammonta a ben 15 milioni di euro. Si tratta del caso forse più significativo tra quelli scoperti dalle Fiamme gialle della provincia di Pistoia nel 2012.

Lo scorso anno sono stati constatati oltre 85 milioni di euro sottratti a tassazione e oltre 13 milioni di Iva dovuta e non versata. Un’attività che ha permesso di scoprire 48 evasori, di cui 43 totali e 5 paratotali, che ha portato al recupero di oltre 66 milioni di basi imponibili sottratte a tassazione (pari all’80% dell’intera evasione accertata in provincia) e violazioni al comparto Iva per 8 milioni.

I denunciati sono stati 33. Nel mirino anche lavoratori autonomi: due avvocati, due commercialisti, due medici, due ingegneri, un architetto, un consulente del lavoro e un allenatore di cavalli. Quest’ultimo, secondo le Fiamme gialle di Montecatini, dal 2006 percepiva e non dichiarava redditi derivanti dall’esercizio dell'attività, comprese varie provvidenze di danaro erogate dall’Agenzia sviluppo settore ippico. L’indagine ha permesso di recuperare a tassazione redditi non dichiarati per oltre un milione di euro. 

Sono stati individuati 36 lavoratori in nero (di cui 35 in ristoranti e locali da ballo della Valdinievole) e 121 lavoratori irregolari. In un’azienda addirittura sono state riscontrate 50mila ore di straordinario pagate al nero. Scoperti anche diversi finti poveri. Infine, sequestro di 500.000 prodotti contraffatti e denuncia di 15 persone.