E’ di ieri la notizia di un blitz anticamorra in Valdinievole, con beni confiscati per ben 14 milioni di euro. E’ di tutta evidenza la necessità di intervenire tempestivamente, rispetto a determinati fenomeni, anche sul nostro territorio, che si sta dimostrando pericolosamente pervaso da fenomeni di illegalità e infiltrazione criminale.

“Uno degli impegni dell’intergruppo parlamentare dei “braccialetti bianchi”, di cui faccio parte, è proprio la presentazione di una proposta di legge specifica sulla criminalità organizzata, rispetto ai quali sussistono ad oggi grandi difficoltà, legate alla possibilità di rendere davvero fruibili, in breve tempo, tali beni per finalità sociali”, ha dichiarato l’On. Caterina Bini.

Un altro tema rischiosamente correlato a quello dell’infiltrazione mafiosa e criminale, è il giocod’azzardo, sul quale si è concentrata anche di recente l’attenzione dei giornali e di numerose associazioni, che si occupano da tempo di questo problema anche in provincia di Pistoia.

Il mercato dei giochi, inparticolare quello del gioco d'azzardo, è l'unico nel nostro Paese che non conosce crisi. Le sale giochi proliferano sempre di più in tutti i centri urbani e anche la recente campagna contro le slot machine, portata avanti da numerose amministrazioni e realtà a livello locale, ha evidenziato l’urgenza di un intervento legislativo in materia.

“La proposta di legge Garavini affronta la questione nei vari aspetti: dal punto di vista sociale, attraverso forme di cura del gioco d’azzardo patalogico e meccanismi per rendere effettivo il divieto rivolto ai minori; ma anche sotto il profilo della trasparenza dei flussi finanziari – ha continuato la parlamentare –. Il settore del gioco rappresenta infatti anche uno strumento perriciclare i proventi delle varie attività illecite, contribuendo così ad alimentare la filiera dell’illegalità e del malaffare. Rendere le norme ed i controlli più stringenti, anche da questo punto di vista, è quindi un modo per intervenire sulla “filiera del crimine”, opponendosi concretamente ai meccanismi del malaffare.”