Protesta dell’opposizione in consiglio comunale contro le decisioni della maggioranza sull’aumento del capitale sociale delle Terme. Al momento del voto, i consiglieri Andrea Quaranta, Alessandro Sartoni, Riccardo Sensi, Giovanni Spadoni (Pdl) e Moreno Mencarelli (Riformisti) sono usciti. È rimasto soltanto Eugenio Pancioli (Pdl) che si è astenuto. Alla base della scelta, c’è anche una questione politica: probabilmente non tutti avrebbero votato nello stesso modo se fossero rimasti in aula. Ufficialmente, i consiglieri non si sono pronunciati per protestare contro la mancanza di trasparenza e informazione sull’operazione.

Nell’arco di due anni (e siamo nel secondo), Comune e Regione rilanceranno il capitale con 10 milioni di euro: 4 a carico del Comune e 6 della Regione. Che, a causa di recenti rilanci di capitale, risulta ora azionista di maggioranza, con il 60% circa di azioni contro il 40 del Comune. Tutto è cominciato nel 2008, a fine legislatura Severi, quando furono cedute quote del Comune alla Regione proprio a fronte di un rilancio di capitale. Sulla carta adesso la Regione conta di più, in sede di votazione. Ma l'assessore Tosi rassicura che ci sono due patti parasociali da firmare, che garantiranno il mantenimento del voto al 50%.