“Lo spettacolo che sta dando la politica in questi giorni non è dignitoso”. Così il presidente provinciale della Cna, Elena Calabria, dà voce alla rabbia delle migliaia di aziende associate di fronte alla crisi di governo. “Irresponsabili” é la parola con la quale le imprese accusano la classe politica incapace di governare l’Italia e i problemi della gente che pagheranno sulla loro pelle  il nuovo conto che i mercati presenteranno al paese.

Il pericolo di non riuscire ad approvare una buona legge di stabilità con la conseguenza dell’esercizio provvisorio, chiuderebbe con il “botto” una fase storica che ha visto il paese arrancare rispetto ai partner europei da molti anni, ed impoverire le imprese ed i lavoratori fino alla disperazione.

"Non vogliamo considerare - continua la presidente Cna Elena Calabria - l’ipotesi peggiore che si interrompa la legislatura e che l’Italia non riesca a presentare all’Europa, entro il 15 ottobre la bozza di legge di stabilità e quindi l’esercizio provvisorio, ma anche solo dare l’idea  che tutto ciò possa accadere e chissà che non accada, è inaccettabile. Abbiamo già visto nel recente passato, più o meno per gli stessi motivi, che cosa significa perdere la fiducia internazionale per i conti dello stato e di conseguenza per quelli nostri.

Le imprese hanno sofferto e soffrono come mai una crisi infinita che sta falcidiando il tessuto economico, l’occupazione, la serenità dei cittadini, e non meritano quello che la politica sta causando per motivi che niente hanno a che vedere con l’interesse che i governanti dovrebbero privilegiare, quello comune del paese e delle persone. 

Si lavori, come fanno le imprese, si renda fiducia al paese, si diminuiscano le tasse per le imprese e i lavoratori, si tagli il costo del lavoro, si persegua l’evasione, l’illegalità, l’abusivismo, si colga il seppur minimo segnale di ripresa. Occorre fare! Non votare! A maggior ragione, conclude la presidente Cna, con una legge che rischia di riconsegnarci la stessa situazione".