“Arriva la primavera. Attenzione agli starnuti di stagione”, il consiglio arriva dal dottor Franco Vannucci, direttore della unità operativa aziendale di pneumologia dove viene svolta, ormai da circa 25 anni, anche l’attività di allergologica.

Prurito al naso, occhi che lacrimano, tosse continua? Meglio rivolgersi al medico di famiglia il quale, se necessario, inviterà il paziente a fare una visita specialistica ed eventualmente anche le prove allergologiche cutanee (prick test). L’appuntamento si prende al Cup.
 
“Si tratta di piccoli disturbi ma spesso creano disagio continuo e pregiudicano il normale svolgimento delle attività quotidiane, altre volte insieme all’allergia compaiono numerosi e fastidiosi sintomi e –spiega il medico-  le prove allergologiche ci possono dare un aiuto a stare meglio.  Si basano su allergeni inalanti come acari, pollini di erbe e di alberi, animali, spore fungine e, in media, circa il 60% delle persone risulta positivo a uno o più di questi allergeni testati”.
 
Le allergie più frequentemente riscontrate sono per pollini di: graminacee  73%, olivo 52%, cipresso43%, nocciolo 42%, betulla 41%, composite 30% e parietaria   28%.
 
Vannucci riferisce che la sensibilizzazione per pollini di gramiancee risulta essere la più frequente (periodo di fioritura aprile giugno) e che rispetto a 15-20 anni fa è nettamente aumentata la prevalenza di sensibilizzazioni per pollini di alberi soprattutto per cipresso, betulla e nocciolo che presentano fioriture precoci (da fine gennaio, inizio febbraio a marzo inoltrato), meno frequenti le allergie per pollini di erbe composite e parietaria con (fioritura primaverile/estiva).
 
Dopo la visita e le prove allergiche l'ambulatorio provvede alla prescrizione della terapia farmacologica e di immunoterapia specifica per pollini (vaccino). La pollinosi è la più classica delle malattie allergiche caratterizzata da oculorinite e talora tosse e asma, i sintomi si ripresentano annualmente nei periodi di fioritura di erbe e alberi caratterizzati dalla presenza in atmosfera di pollini a cui il soggetto è sensibilizzato.
 
Domani 21 marzo, primo giorno di primavera, l’associazione italiana di aerobiologia indice la giornata nazionale del polline.
 
Il calendario dei pollini può essere un utile strumento per gli allergici e per i medici che li curano a questo proposito dalla home page della Ausl3 www.usl3.toscana.it  ci si può collegare con i dati aerobiologici forniti da Arpat.