Il capogruppo di "Progetto Rilancio", Franco Nardini, commenta le dimissioni del vicesindaco Barbi.

"E alla fine è caduto un ultimo fulmine...ma stranamente senza tuono. Il vicesindaco si è dimesso (a un mese dalle elezioni!) e ha lanciato al Pd accuse pesantissime che vorrei sommessamente ricordare. Barbi infatti ha detto: “Un mandato in cui il mio senso di responsabilità ha assistito e si è trovato suo malgrado coinvolto in una conflittualità sfibrante, che spesso ha opposto gli interessi privati  al bene della comunità, le posizioni personali al rispetto del nostro Comune, i giochi di partito e i contrasti di corrente alla compattezza della maggioranza...E ogni volta a soffrirne è stata proprio Massa e Cozzile”.

Ora  che Barbi sia intellettualmente onesto è fuori discussione e comunque l'aver constatato che nel caso specifico della proposta di un ordine del giorno sull'acqua i suoi colleghi non conoscano nemmeno i principi della Costituzione lo hanno certo demoralizzato. Il caso specifico è stato quindi “la pagliuzza che ha spezzato la schiena del cammello” perché a tutto c'è un limite e il vicesindaco così ha avuto uno scatto di orgoglio e di dignità. 

Ma i suoi colleghi e soprattutto il suo partito (Sel) che cosa dicono di questa sua analisi impietosa e vera di mandato? Nulla, meno che nulla. Dopo il fulmine... non c'è il tuono. Anzi Sel dichiara che il vicesindaco sul caso specifico (cioè sulla pagliuzza) aveva ragione come se tutte le sue accuse non fossero dirette a tutta l'attività di mandato.

Barbi nella sua presa di posizione “ha indicato la luna e questi guardano il dito”. Non c'è che dire: è proprio un ben modo di fare politica. Ora capisco lo psicodramma del Pd che ha perso prima l'assessore Alessandri Letizia (peraltro non sostituito) e che perde ora della coalizione il vicesindaco e contestualmente anche il consigliere Cioletti. Non capisco invece Sel che fa finta di niente sul merito dei problemi sollevati e liquida il suo uomo di punta con un silenzio tombale.

Allora è naturale che venga da dire: “Tutto va ben...madama la Marchesa”. Brucia la casa ma tutto è minimizzato come se il fuoco che divampa fosse quello di un cerino. E così  alla fine e purtroppo  bisogna scomodare Totò:  ma fateci il piacere.

D'altra parte da questi non si può pretendere che si faccia politica buona come dice lo stesso Barbi e come vado dicendo io da molto, molto, troppo tempo. Spero che la gente mediti in modo maturo".