Franco Nardini, capogruppo di "Progetto Rilancio", fa un bilancio di fine legislatura. "E così il mandato amministrativo si chiude in una delusione ovattata: non c'è all'orizzonte nessun bilancio politico di mandato e la maggioranza uscente insieme alla nuova coalizione si muovono all'insegna di una parola d'ordine: “sopire, troncare” evitando ogni riferimento al consuntivo dell'attività politico amministrativa di questi ultimi cinque anni. Capisco ma non giustifico perché una coalizione deve avere la responsabilità e in questo caso il coraggio di portare all'attenzione pubblica il suo operato. Questo lo richiede un giusto rapporto fra amministratori e amministrati. Capisco che non lo vogliano fare perché sono come quei cacciatori che tornano a casa alla fine della giornata senza uccelli nel carniere e depongono mestamente la doppietta nell'armadio. Non giustifico però in alcun modo perché il Partito democratico deve esprimere un giudizio sul primo mandato Niccolai non riproposto peraltro candidato per il secondo. Se un sindaco fa bene nel primo mandato la riproposizione per il secondo è quasi automatica. Invece “signori si cambia” di nuovo e per intero la squadra quale sintomo implicito di un giudizio inespresso parecchio negativo da un lato e segno inequivocabile dall'altro di un disagio del primo cittadino a rimanere in una coalizione che lo ha posto in grave difficoltà con una conflittualità permanente e logorante nella maggioranza. Una manovra gattopardesca insomma all'insegna di un cambiamento totale che non muta affatto le contraddizioni in essere nel partito democratico e che vede la sel oramai in condizione di ruota di scorta in una macchina senza benzina. In prossimità dell'ultimo consiglio comunale e nell'ultino articolo che scrivo come capogruppo Progetto Rilancio desidero comunque rivolgere al Sindaco Niccolai un ringraziamento per la lealtà e l'onestà con cui ha tenuto i rapporti con tutti e in generale un apprezzamento per tutti gli assessori ed i consiglieri che al di là dei risultati (scarsi) hanno dedicato il loro impegno per la comunità. La lotta politica infatti va oltre i rapporti personali e la battaglia delle idee non deve mai minare le relazioni di amicizia".