Giuseppe Capitanio, candidato sindaco per la lista "Il Popolo", fa un ultimo appello al voto.

"La campagna elettorale è giunta al termine e per prima cosa vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto e ci sono stati vicini. Vogliamo ringraziare tutti coloro che con spirito di servizio si sono instancabilmente prodigati per aver potuto rendere il confronto tra candidati vero, talvolta anche aspro ma senza mai trascendere i toni della civiltà e del rispetto reciproco.

La lista civica "Il Popolo" è sempre stata in prima linea proponendo il suo progetto di rinnovamento. Ribadiamo che non siamo legati ad alcun partito, quindi siamo apartitici ma non apolitici, amiamo la politica nel suo significato originario, come amministrazione del bene pubblico con spirito di servizio. Siamo una lista formata da molti giovani e, non avendo in precedenza mai calcato le segrete stanze, non ci riteniamo responsabili delle cose che non sono state fatte o sono state fatte male.

Noi vogliamo fare politica con la gente, la nostra gente, il nostro popolo e quindi faremo del Comune una casa di vetro. Tutto sarà messo on line. Il nostro sarà un Comune amico, sempre pronto ad ascoltare, consigliare e coadiuvare i cittadini nella loro crescita economica e sociale. Con noi prevarrà il concetto di trasparenza e legalità. Saremo il Comune del sorriso, non saremo burberi burocrati capaci di dire solo no. Noi attueremo una sburocratizzazione dei servizi mantenendo semplici le cose semplici. Troppo spesso si sono rese difficili cose semplici solo per mantenere un apparato inutile e costoso.

Istituiremo un ufficio di ausilio e consulenza fiscale e giuridica per l'apertura di nuove imprese. Daremo la possibilità a chi è rimasto indietro di recuperare. Nel rispetto della legalità, ci adopereremo perché le aziende abbiano un canale preferenziale per l'assegnazione delle commesse.

Vogliamo riportare al voto tutti coloro che sono delusi dalla politica, perché noi non siamo la vecchia politica, noi non c'eravamo. Vogliamo offrire un'occasione di speranza e ricordare che chi non va a votare è come se facesse gestire ad altri il proprio stipendio, perché chi non vota non è che non paga più le tasse, non manda più i figli a scuola, non utilizza più le strade, perché comunque qualcuno dovrà andare, dovrà amministrare e lo farà anche per chi non ha votato.

Ringraziando tutti, invitiamo i larcianesi a "farsi gli affari suoi" e quindi andare a votare e scegliere chi vuol costruire una nuova e migliore Larciano".