Marco Conti replica al Pd dopo l'ultimo consiglio comunale.

"Mi rattrista, anche se non mi meraviglia, un comunicato infamante e mistificante della realtà fatto dal Pd monsummanese nei miei confronti su quanto accaduto nel consiglio comunale di martedì scorso dove era stato presentato un ordine del giorno di condanna riguardo all’esplosione avvenuta davanti al municipio nella notte tra il 10 e l’11 settembre scorso.

Ricordo in proposito che era già uscito un comunicato stampa congiunto di tutte le forze politiche, compresa la mia, in cui si condannava l’accaduto e si esprimeva solidarietà all’intera cittadinanza. Tale solidarietà è stata, tra l’altro, riconfermata dal sottoscritto nello stesso consiglio comunale svariate volte (tre? quattro?) comprendendo anche le forze dell’ordine per alcuni spiacevoli atti accaduti in quegli stessi giorni.

Durante la discussione non ho assolutamente detto che il fatto in questione fosse una “ragazzata”. Anzi, ho bensì affermato che forse neanche io credo che lo sia! Ho contestato invece quanto fatto dal Pd che già parlava di terrorismo senza attendere il risultato delle indagini. In proposito ci sono gli atti e le registrazioni e invito i cittadini a controllare.

Ed ecco quindi la prima strumentalizzazione perché in politica non è la prima volta che attraverso l’allarmismo e il vittimismo si cerca l’appoggio dell’opinione pubblica.

Inoltre il sindaco, che pretendeva un accoglimento bipartisan, non ha fatto altro che elogiare il suo Pd per questo ordine che infatti iniziava con un elenco delle “meravigliose” cose fatte dall’amministrazione passata a favore della cittadinanza stigmatizzando qualsiasi osservazione non allineata al cento per cento da parte di tutti i consiglieri, compresi quelli d’opposizione. Ed ecco quindi la seconda strumentalizzazione.

Come se non bastasse sono stato addirittura additato di essere indirettamente un “fiancheggiatore” di questi atti viste le mie critiche e i miei dubbi. E qui mi chiedo perché non sia intervenuto a mia tutela il presidente del consiglio che dovrebbe essere al di sopra delle parti per  cercare anche che la discussione non degeneri nelle offese personali.

Ma in fondo è forse questo che il Pd cercava. Ossia il casus belli per buttarla in confusione così da poter tirare fango su qualcuno dell’opposizione e allo stesso tempo passare da difensore della democrazia.

A proposito di democrazia proprio al Pd deve essere risultato scioccante che il mio gruppo consiliare abbia dimostrato libertà di voto e quindi di pensiero su un ordine del giorno che, a detta dello stesso Pd, era al di sopra delle appartenenze politiche. Non tutti infatti sono dei soldatini che obbediscono senza fiatare al proprio comandante padrone e non tutti piegano la testa di fronte ad atti che ritengono strumentali a solo scopo propagandistico.

Spero piuttosto che gli inquirenti riescano a fare luce sull’accaduto e che casomai si tratti davvero di una “ragazzata” visto che ci manca solo il terrorismo in una società già estremamente tesa per una crisi economica e sociale senza precedenti".