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VALDINIEVOLE
Ancora un'aggressione sul treno da parte di "giovani molesti": stavolta la capotreno è stata portata in ospedale

5/12/2014 - 18:52

Hanno aggredito la capotreno tra le stazioni di Pescia e Pistoia, creando notevole scompiglio nonché disagi alla circolazione ferroviaria. Autori del gesto ''un gruppo di giovani molesti''. A informare dell'accaduto sono i sindacati di polizia Sap e Coisp. Il fatto è accaduto venerdì sul treno 3057, partito da Lucca alle 12,39 alla volta di Firenze Santa Maria Novella, lo stesso nel quale giovedì era stato aggredito un altro ferroviere.


Il segretario provinciale del sindacato di polizia Sap, Andrea Carobbi Corso, interviene dopo i fatti di cronaca accaduti sui treni.

 

"Escalation di criminalità sulla tratta ferroviaria Montecatini – Pistoia:  per il  Sap la Polfer di Pistoia non deve essere chiusa, ma potenziata. Le aggressioni sui convogli ferroviari che transitano nella zona di competenza della Polizia Ferroviaria pistoiese stanno divenendo ormai all’ordine del giorno. Nella giornata di ieri, a Montecatini Terme, è stato aggredito il capotreno  del convoglio che quotidianamente  trasporta anche gli studenti nella tratta  Lucca-Firenze.

Oggi, sullo stesso treno, fra le stazioni di Pescia e Pistoia,  è avvenuto un altro fatto analogo: alcuni delinquenti hanno aggredito la capotreno e hanno tentato, inoltre, di impedirle di risalire sul convoglio, creando notevole scompiglio nonché disagi alla circolazione ferroviaria; appena  giunto a Pistoia il treno è stato soppresso, come  quello di ieri,  in quanto la donna, a cui il Sap esprime la propria solidarietà, è stata trasportata in ambulanza all’ospedale.

Ormai  anche i treni come le  stazioni ferroviarie stanno divenendo nella nostra provincia sempre più spesso teatro di episodi violenti e la politica, anziché potenziare l’organico del Posto Polfer, già di per sé carente, si accinge a chiuderlo definitivamente, lasciando così pendolari e dipendenti delle ferrovie sempre più soli in quella che sta diventando la terra di nessuno. Per il Sap da tagliare sono  gli sprechi  e non i servizi primari che garantiscono la sicurezza e la tranquillità dei cittadini".

Questo invece l'intervento del segretario provinciale del Coisp, Antonio Rovito.

 

Questa organizzazione sindacale, con il comunicato datato 18 novembre, ha posto in rilievo il quanto mai gravoso problema della paventata prossima chiusura del “Posto di Polizia Ferroviaria di Pistoia”, orbene, a rafforzare l’idea sull’assurdità di tale decisione, viene purtroppo sottolineato dall’ultimo episodio di cronaca, apparso stamani sulla stampa.
 
L’episodio barbaro e vigliacco, perpetrato ai danni di un capo-treno, vittima di aggressione da parte di un “branco” di giovani, durante una breve sosta del convoglio ferroviario presso la stazione “Centro” di Montecatini Terme, pone sotto i riflettori l’ultimo di una lunga serie di episodi analoghi di micro-criminalità, che ahimè, trovano terreno fertile negli ambienti ferroviari.
 
Analoga, vile aggressione ai danni della malcapitata capotreno si è verificata poche ore fa, sempre nello stesso tratto ferroviario; provocando non solo la soppressione del treno, ma ahimè, la donna colpevole di svolgere soltanto il suo lavoro è stata trasportata presso l’ospedale cittadino a causa dello spavento o di eventuali lesioni riportate a seguito dell’aggressione.
 
Da qui, non vi è bisogno di meditare molto per arrivare a capire quanto sia di importanza assoluta, quella di lottare per mantenere aperto il presidio di Polizia Ferroviaria di Pistoia, Ufficio composto da un nucleo di elementi che con la propria professionalità, presenza, visibilità ed abnegazione, garantisce una continua e confortante iniezione di fiducia delle Istituzioni nel privato cittadino, nonché negli operatori delle ferrovie stesse.
 
Con la massima serenità, questa organizzazione sindacale invita la “classe politica” pistoiese, a riflettere molto attentamente sul progetto della chiusura del Posto Polfer di Pistoia, affermando con ancor maggiore fermezza di prima, che la sicurezza dei cittadini non può e non deve  nella maniera più assoluta, essere messa in discussione, o posta sul piatto della bilancia come contrappeso ad una mercenaria questione di denari".

Fonte: Sap e Coisp
 
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7/12/2014 - 20:25

AUTORE:
Armando

Con tutte le depenalizzazioni in corso, questi fatti di aggressione accaduti portano di sicuro a un farwest dove chi viene aggredito è anche vittima incompresa di se stesso; è inaccettabile e penso che, purtroppo, potrebbero saltar fuori qualcuno col manganello e la balla in capo a questi delinquenti. Che schifo!!

6/12/2014 - 20:41

AUTORE:
roberto

Mi sembra che nel post di cui sopra si dia troppo peso a quanto è avvenuto al capo treno. Credo che un giovane prima di fare un concorso, debba fare un seria riflessione a quanto poi dovra' fare, come nel caso del lavoro di capo treno, e poi non farne di nulla e non essere abbagliati dallo stipendio , di questa vita non troppo facile. Dico non troppo facile , perché il capo treno deve stare una vita SUI TRENI a contatto con il pubblico di qualsiasi razza e colore, con tutte le problematiche che ogni giorno incontra. Credo che il CAPO TRENO, abbia tutte le prerogative, dettate dal suo ruolo, di fermare il convoglio, nei casi come d' ordine pubblico della fatti specie, e chiamare tempestivamente gli addetti al SERVIZIO D'ORDINE PUBBLICO. Detto questo, mi chiedo come mai, chi ha sotto la giurisdizione le stazioni a rischio, come Pescia e Montecatini, non si fa vivo a tutela del servizio d'incolumita' pubblica, e come mai i sindaci non attuano provvedimenti del caso specificato, d'ordinare il presenziamento delle stazioni, nelle ore a rischio, della forza pubblica sotto la specificata loro giurisdizione. Chiedo come mai, nelle sedi di servizio ferroviario, non si presenziano le stazioni con assiduità, in modo da scoraggiare atti vandalici e criminosi, come pure fare da assistenti, alle problematiche del personale di bordo in caso di difficolta'. La presenza è piu' che importante, ma credo che prima si debba riorganizzare tutto il servizio d'ordine pubblico, con le altre forze locali e con accordi coi rispettivi sindaci del luogo interessato. Ho espresso questi concetti fondamentali, che credo siano a beneficio della collettivita' che usufruisce del treno e senza colpevolizzare nessuno, da ex capo treno.

6/12/2014 - 8:01

AUTORE:
Robin

Nel ricordare che il governo ha recentemente approvato una depenalizzazione dei cosiddetti reati minori tra cui furto semplice, danneggiamento, truffa ma anche violenza o minaccia...mi chiedo cosa ci aspettiamo dal futuro continuando così a farci del male da soli? Vivremo sempre di più nella paura e nella incertezza, i delinquenti e i furbi se la ridono, godendo di una impunità che negli altri paesi europei almeno non esiste assolutamente...povera Italia !