PESCIA - Il portavoce di Fratelli d'Italia - An, Roberto Franchini, interviene sull'amianto all'istituto agrario e alla piscina Marchi.

"Abbiamo assistito in questi giorni alla protesta degli studenti dell'Istituto tecnico agrario, per lo smantellamento mai effettuato del tetto di Eternit (amianto) di un capannone vicino alle aule dove sotto vi sono vecchi trattori in esposizione. Giusta protesta, e debole la risposta della Provincia, che da anni annuncia l'intervento, ma non lo attua.

Stessa cosa avviene alla piscina Marchi oggi in gestione tramite una gara di appalto ad un privato, che ultimamente è stata oggetto di polemiche e ordinanze di chiusura per gravi carenze strutturali, poi riaperta, e infine richiusa, per ottemperare a una carenza, delle tante indicate sul capitolato di appalto, che il gestore doveva sanare per un importo di un milione di euro. Infatti si sta sistemando l'impianto elettrico che pare sia vecchio fuori norma, e sinceramente rimaniamo stupiti della avvenuta riapertura, e in quella occasione delle polemiche del gestore contro la Provincia, visto l'importanza che ricopre la messa in sicurezza dell'impianto elettrico in luogo costantemente a contatto con acqua.

Infatti poco meno di una settimana dopo la riapertura, chiude nuovamente spontaneamente, e il gestore dichiara che la chiusura era necessaria per permettere i lavori di messa a norma dell'impianto elettrico. Ma in quella settimana che si è tenuto aperto nonostante l'ordinanza della Provincia? E gli anni precedenti il problema poteva essere un rischio per gli utenti?

Ma ritornando all'amianto, nella lista dei lavori di messa in sicurezza di quella piscina e le sue aree contigue, previste nel capitolato di appalto comprende pure la dismissione della copertura del tetto di Eternit (amianto) di mq 2800, dove sotto quel tetto non ci sono trattori, ma gli utenti che frequentano la  piscina e la palestra.

Vi sono inoltre le vecchie ciminiere pericolanti e altamente inquinate, che facevano parte della zona dei bruciatori a olio pesante, fermi da tempo, e oggi sostituiti dal nuovissimo impianto di riscaldamento a cippato in legno.

Il movimento politico Fdian più volte ha richiesto spiegazioni in merito alla provincia e al Comune, niente ci è stato detto, ma più grave è che non si danno spiegazioni alla cittadinanza, che infine è l'utente della piscina. Il sindaco interrogato in consiglio comunale sulle problematiche della piscina, dichiara che per ora il Comune non è  stato coinvolto e che le competenze sono provinciali, al contrario però si preoccupa della cattiva accoglienza ai profughi all'Hotel dei Fiori, quando le competenze sono prefettizie.

Al sindaco suggeriamo di andare a verificare tra i verbali di accertamento e sopralluoghi dei vigili urbani, di qualche anno fa, forse si renderà conto che le competenze sono pure del Comune, quando di mezzo c'è la salute e la sicurezza dei cittadini.

Alla Provincia nei prossimi giorni depositeremo una interrogazione con chiare domande, alle cui speriamo ci siano da parte dell'amministrazione provinciale, chiare risposte. Per correttezza aspetteremo i tempi di legge previsti per ricevere le risposte, dopo di che visto che c'è in ballo la salute e la sicurezza dei cittadini ci rivolgeremo al Prefetto con un esposto, perchè a noi questa assurda situazione creatasi alla piscina Marchi ci appare come una assurda e inqualificabile gestione della cosa pubblica, con nel mezzo tanti inconsapevoli cittadini tra cui i ragazzi che meritano rispetto e chiarezza".