La giuria chiamata a presiedere questa edizione del concorso lirico Giacomo Puccini non ha avuto dubbi nell'attribuire la vittoria finale alla francese Pauline Rouillard, che nella serata conclusiva della manifestazione ha ammaliato il numeroso pubblico presente con le arie di 'O mio babbino caro'. Le sue grandi doti tecniche, insieme ad un'interpretazione ricca di phatos, l'hanno fatta prevalere sul secondo classificato, il sud coreano Kiok Park, che con la sua voce da basso ha evidenziato ancora una volta la grandissima qualità della scuola coreana. In Corea, del resto, l'opera lirica può contare su un grandissimo numero di appassionati, con un seguito particolarmente nutrito fra le giovani generazioni.

A strappare tuttavia gli applausi più convinti è stata la terza classificata, la britannica Charlotte-Anne Shipley. Il pubblico, attraverso le schede di votazione distribuite dagli organizzatori, le ha decretato un successo pressoché unanime, attribuendole il riconoscimento di migliore Interprete Pucciniana della manifestazione. Il modo con cui ha affrontato l'interpretazione dell'aria 'vissi d'amore' tratta dalla Tosca, ha difatti proiettato il pubblico in una dimensione onirica che, in definitiva, è la finalità ultima dell'opera.

Da oggi, quindi, gli autori che hanno fatto grande la manifestazione pucciniana saranno un po'gli ambasciatori di Uzzano nei teatri del mondo. "Poiché Uzzano - come ci dice il maestro Bellandi dell'Associazione musicale uzzanese - è un palcoscenico ideale per l'opera pucciniana. Lo hanno capito benissimo le istituzioni, forti della collaborazione di tutti gli appassionati. Fra questi un ringraziamento particolare va alla sensibilità artistica di Guido Anzilotti, proprietario della Villa ove Puccini compose il secondo e terzo atto della Bhoème".

di Giancarlo Fioretti