La Banca di Pescia spiega il suo "no" alla fusione con la banca di Vignole.

«Il consiglio di amministrazione di Banca di Pescia Credito Cooperativo, a seguito della decisione di non proseguire nel progetto di fusione con Banca di Vignole e Montagna Pistoiese, ribadisce che essa è stata assunta per sopraggiunti motivi di natura tecnico-organizzativa nella realizzazione del piano industriale precedentemente concordato. Al momento non sono ipotizzati altri progetti di fusione. Piuttosto, Banca di Pescia intende proseguire nella valorizzazione di professionalità e competenze interne, acquisite nel corso degli anni e che hanno reso possibile il raggiungimento di ottimi risultati sia in termini patrimoniali ed economici che di apprezzamento da parte della base sociale e della clientela. Banca di Pescia vuol continuare a supportare con il credito le iniziative imprenditoriali provenienti dal proprio territorio e ritenute portatrici di progetti validi. Sul lato sociale, altrettanto Banca di Pescia conferma la sua attenzione verso enti e associazioni dalle quali raccoglie la volontà di tramandare la ricchezza di beni, di stili e di valori che caratterizza la nostra comunità. I soci, circa 2600, rappresentano il vero patrimonio di Banca di Pescia e sono i destinatari privilegiati di tutta l’attività svolta».