Il presidente del consiglio comunale di Montecatini Terme Andrea Rastelli interviene sulla fusione delle Bcc.

"Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato per le prossime settimane un provvedimento volto a rafforzare le Banche del Credito Cooperativo, in modo tale da ridurne il numero, aumentarne la grandezza e dotarle degli strumenti necessari per competere a un livello più alto. 

La riforma delle Bcc è attesa da tempo e mi auguro che possa vedere quanto prima la luce. Il Paese, a tutti i livelli e in ogni settore, ha bisogno di una forte semplificazione, che vada incontro alle esigenze di cittadini e imprese. Il sistema bancario non può sottrarsi a questo processo.

Le Bcc, anche a Montecatini Terme e in Valdinievole, rappresentano un modello virtuoso e senza dubbio positivo di prossimità territoriale, di contatto diretto con le persone e di sviluppo. Il nuovo contesto sociale ed economico con cui l'Italia deve fare i conti impone un cambiamento rapido e regole del gioco differenti. 

Per le Banche del Credito Cooperativo la trasformazione rappresenta un’opportunità per rendere ancora più efficiente la propria azione sul territorio, crescendo di dimensioni e rafforzandosi dal punto di vista patrimoniale, al fine di consolidare le strategie per il futuro e migliorare i servizi. L’obiettivo è andare verso aggregazioni virtuose, sul modello che il governo sta incoraggiando anche per i Comuni. 

In provincia di Pistoia, l'aggregazione fra la Bcc di Montecatini e quella di Bientina ha avuto successo, mentre altre hanno dovuto affrontare rallentamenti, scontrandosi con resistenze e interessi particolari. 

La fusione fra la Banca di Pescia e la Banca di Montecatini e Bientina rappresenta una soluzione da prendere in considerazione molto seriamente. La politica ha il dovere di accompagnare, con serietà e coraggio, questo percorso, favorendo il processo e mettendo in campo ogni strumento possibile per raggiungere l’obiettivo. Si tratta di ostacoli che, insieme, abbiamo il dovere di affrontare e di rimuovere, nell’interesse del nostro territorio, dei suoi risparmiatori e delle sue imprese. Le difficoltà non possono spaventarci: ragionare con gli strumenti del passato rischierebbe di rallentare lo sviluppo e comprimere i segnali di ripresa che, dopo anni di immobilismo, il nostro Paese sta finalmente mettendo in mostra".