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Taddei (Noi cittadini per Uzzano): "Venga istituita commissione sicurezza che operi a contatto con forze dell'ordine"

1/1/2016 - 12:38

Il consigliere comunale Alessandro Taddei (Noi cittadini per Uzzano) presenta una mozione in tema di sicurezza.

 

"In consiglio comunale ho presentato per conto della lista civica la seguente mozione per promuovere la valutazione dei problemi di sicurezza nella nostra comunità e lo studio di misure per contribuire alla sua salvaguardia. Considerando l'indisponibilità della maggioranza ad approvare l'istituzione di una commissione è stato deciso di ritirararla nell'intento di avviare un percorso condiviso tra le parti per l'esame delle problematiche e lo studio delle misure idonee in collaborazione con le forze dell’ordine".

 

Testo della mozione

 

"Chiedo al consiglio comunale di istituire una commissione sicurezza per valutare e monitorare la situazione a livello comunale progettando soluzioni idonee alla salvaguardia della sicurezza sia con mezzi dissuasivi che con opportune iniziative di controllo con il coinvolgimento degli stessi cittadini in collaborazione con le forze dell'ordine. In particolare pongo all'attenzione l'iniziativa denominata controllo del vicinato che sta riscuotendo un crescente interesse sia da parte di comuni toscani e non solo che dalle stesse prefetture.

 

Negli ultimi anni la tutela della sicurezza dei cittadini sta purtroppo diventando un problema preoccupante anche nel nostro territorio. Come è noto a tutti noi, recentemente si sono verificati molti furti nelle abitazioni, non sempre denunciati, che hanno provocato nei cittadini del nostro Comune una generale diminuzione della sicurezza percepita. Le forze dell’Oodine svolgono naturalmente un’azione continua e meritoria nell’intento di tutelare la sicurezza della comunità, ma purtroppo le risorse limitate, la necessità di contrastare gravi situazioni di emergenza come ad es. il terrorismo di matrice islamica rendono difficile un intervento su tutto il territorio.

 
Si ritiene pertanto fondamentale un’azione di prevenzione e di contrasto dei reati in cui gli stessi cittadini possano collaborare nei modi consentiti dalla legge in accordo con le forze dell’ordine (la “sicurezza partecipata”).


Dai dati del Ministero dell’Interno (22/12/2015) a livello nazionale i furti permangono a 1.303.813 con una flessione modesta rispetto all’anno precedente con circa il 20% di delitti scoperti. Nella provincia di Pistoia come pubblicato dal Sole 24 ore continua la scalata nella classifica nazionale per reati denunciati, dalla 33esima posizione nel 2014 alla 30esima nel 2014 (davanti a realtà come Brescia, Napoli e Reggio Calabria). Questi ultimi dati sono purtroppo puntualmente condivisi dal Sindacato Autonomo Polizia di Pistoia (che altresì affermano che “l’isola felice” con cui è stata definita la nostra provincia da alcune fonti istituzionali è solo immaginaria (vedi Valdinievole Oggi – 9/12/2015). 


Anche a Pisa (v. Il Tirreno 5/12/2015) le statistiche sulla sicurezza sono migliorate per ministero e questura, ma “esplodono” per il sindacato di polizia (Silp-Cgil): tra gli altri reati i furti nelle abitazioni a Pisa sono aumentati del 17,59% e le rapine in esercizi commerciali del 66%, senza considerare un 20% di reati non denunciati. In pratica non suddividendo i dati per tipologia di reato si hanno in questo caso interpretazioni fuorvianti.


Per le motivazioni suddette, anche in aderenza agli impegni presi da tutte le liste (sia di maggioranza che di minoranza) in tema di sicurezza nell’ultima campagna elettorale, riteniamo opportuno che il consiglio comunale costituisca al più presto, ai sensi dell’art.8 del Regolamento, una commissione dedicata alla valutazione della sicurezza del territorio, con l’obiettivo di elaborare e proporre in particolare misure idonee a prevenire, oltre a varie forme di degrado urbano, furti o rapine nelle abitazioni in accordo con le forze dell’ordine e le Istituzioni preposte.


Ricorrere, come già anticipato anche nello stesso Dup oggi in approvazione, alla tecnologia di videosorveglianza in punti strategici del territorio sarà certamente di aiuto sia sul piano dissuasivo che persecutorio.
Ma una svolta importante potrà essere attuata con la “sicurezza partecipata”, cioè avviando un progetto di sperimentazione come quello del Controllo del vicinato, come già è stato sperimentato in altri Comuni in collaborazione con le forze dell’ordine.

 

Controllo del vicinato: l’esperienza di Lucca.
Nato negli USA negli anni 60/70 e arrivato in Europa in Gran Bretagna prima e poi negli altri Paesi, come in Italia, questo programma prevede la partecipazione dei cittadini per migliorare la sicurezza pubblica nel territorio. (http://controllodelvicinato.it/il-progetto/ )
L’iniziativa del controllo del vicinato, prima in Toscana, è stata assunta congiuntamente da Prefettura e Comune di Lucca il 3/9/2014 attraverso un Protocollo di Intesa, dopo un periodo di sperimentazione in alcuni Comuni della stessa provincia su richiesta dell’Arma dei Carabinieri. (http://www.prefettura.it/lucca/news/167614.htm )
<< Il Progetto denominato “Controllo del vicinato”, quale forma di collaborazione tra cittadino e Forze di Polizia nell’attività di prevenzione e controllo della criminalità. Il progetto si è sviluppato a partire dalle frazioni di Arsina e San Concordio di Moriano i cui abitanti da mesi hanno manifestato alle istituzioni, tra cui anche il Comune di Lucca, un aumento preoccupante dei furti in abitazione. Sono state installate sulle strade di accesso videocamere per la sorveglianza e in tutta la zona numerosi cartelli che recheranno la dicitura “Questa zona è sottoposta al controllo di vicinato”.

 

Ciò che caratterizza “Il controllo di vicinato” è soprattutto un’attiva partecipazione dei cittadini che sono chiamati a formare delle vere e proprie “reti” di reciproco sostegno e di comunicazione, e ad effettuare un’attenta opera di sorveglianza della zona. Il progetto infatti si inserisce in quei percorsi partecipativi già avviati dall’amministrazione. Attraverso questa iniziativa sarà possibile favorire e incrementare quel senso di comunità e socialità in grado di muovere anche piccole azioni di aiuto e sostegno reciproco. Per ciascun gruppo di cittadini sarà individuato un referente a cui i concittadini potranno segnalare eventuali criticità del territorio o tutto ciò che potrebbe suscitare sospetto.

 

La “rete” di cittadini, potrà contare su un referente individuato in ognuna delle Forze dell’Ordine, a cui indirizzare le segnalazioni. Il progetto, si sviluppa attraverso assemblee pubbliche nei territori interessati, attraverso le quali la cittadinanza viene sensibilizzata e informata sui vari dettagli pratici del progetto. A questi incontri prendono parte anche le Forze di polizia: Questura, carabinieri e polizia municipale. A loro il compito di fornire istruzioni operative per l’avvio del progetto e contribuire ad instaurare un rapporto costante e diretto con i “coordinatori” ai quali dare tutte le informazioni necessarie e dal quale apprendere ogni notizia su eventuali attività sospette. Anche all’interno delle forze dell’ordine vengono individuati referenti per i coordinatori dei residenti.

 

In base alle considerazioni invitiamo i consiglieri ad approvare l’istituzione di una commissione sicurezza per poter valutare, studiare e proporre le soluzioni più idonee per contribuire in stretta collaborazione con le forze dell’ordine alla tutela della sicurezza dei cittadini".

Fonte: Noi cittadini per Uzzano
 
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30/1/2016 - 10:05

AUTORE:
Alessandro Taddei

Leggo solo ora questo commento assurdo e dai toni arroganti e offensivi! Resto stupito di tanta tracotanza e tanta difficoltà a comprendere!
Con il mio articolo non intendevo affatto “attaccare”, oltrettutto non è assolutamente nel mio stile, ma volevo dare un contributo per promuovere una gestione migliore della sicurezza (visti gli ultimi ripetuti episodi di reati al patrimonio e alle persone sotto gli occhi di tutti noi) iniziando un percorso da condividere con l’Amministrazione Comunale e con la totale ed imprescindibile collaborazione con le Forze dell’Ordine.
Di fronte a tanta farneticazione non volevo nemmeno replicare ma non ho potuto farne a meno sia per come è stato travisato il senso di quanto ho scritto con attenzione e moderazione dopo ampia documentazione, sia per la presunzione con cui si vorrebbe dare lezioni di “politica”. Ma soprattutto ho deciso di rispondere per rispetto di coloro che hanno dato fiducia alla lista “civica” da me rappresentata, che non vincolata da legami di partito si pone come interlocutore attento e critico dell’Amministrazione in cui esercita il proprio ruolo di minoranza, talvolta in opposizione alla maggioranza come è doveroso in un contesto democratico, ma auspicabilmente propositivo e costruttivo quando è possibile come in questo caso.
Per concludere, Lei ha perfettamente ragione quando afferma di "non aver riscontrato un alto gradimento fra la popolazione collaborando in silenzio" durante la sua precedente esperienza amministrativa: infatti non è stato riconfermato. Forse i cittadini di Uzzano stupiti dalla sua silenziosa collaborazione avranno pensato “Poveri noi in che mani avevamo affidato il nostro voto”.
Alessandro Taddei, consigliere "Noi cittadini per Uzzano".

14/1/2016 - 11:08

AUTORE:
Antonio Franchi

Mi rivolgo al consigliere Taddei visto che è un grande scrittore'e che nel suo articolo ha citato anche l'universo sacro relazionando la cittadinanza, mi consenta Taddei ma la politica si fa in un altro modoa mio avviso, non attaccando ma si fa collaborando per il bene della collettività, e mi sorge spontanea una domanda, ma lei in consiglio comunale cosa ci sta a fare, se non conosce nemmeno l'operato del comune che lei amministra?
Taddei può sempre informarsi dal Sindaco che per quanto io lo conosca per il mio passato di amministratore è una persona disponibilissima anche alla collaborazione con l'opposizione, oppure dall'assessore competente, e le daranno risposte certe, la delucideranno della loro collaborazione fra Comune di Uzzano Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato già in essere da anni percio' risparmi la strumentalizzazione e collabori di più vedrà che le cose si risolvono.E'vero collaborando in silenzio come avevamo fatto io e Mazzoni non abbiamo riscontrato un alto gradimento fra la popolazione, ma le posso assicurare che abbiamo fatto gli interessi della cittadinanza e di questo può sempre chiedere conferma negli uffici comunali,mi ripeto caro Taddei collabori di più e vedrà che gli articoli sulla stampa no servono