La lista Rinnovamento replica al presidente della Banca di Pescia e Cascina.

 
"Abbiamo letto, sulla stampa, le sue dichiarazioni secondo le quali le nostre critiche, sarebbero frutto di un difetto di lettura e di esame dei documenti disponibili.

Le stigmatizziamo che le nostre affermazioni si basano unicamente su un’analisi approfondita dei dati di bilancio 2014 e 2015 e del progetto di bilancio 2016 che sottoporrà all’assemblea dei soci.

In particolare, relativamente al progetto di bilancio 2016, il risultato di esercizio della banca è fortemente inficiato da minori accantonamenti su crediti, rispetto al bilancio 2015 e dal recupero di un accantonamento effettuato nell’esercizio 2006 relativo ai bond argentina.

Peraltro i dati patrimoniali dell’esercizio 2016, se rapportati con gli ultimi esercizi sociali, sono estremamente deludenti. Più in particolare gli impieghi sono diminuiti dal 2013 al 2016 di euro 16.816.000 passando da euro 261.525.000 a euro 244.709.000 (– 6,43%).

Ciò dimostra che la banca non ha svolto la sua funzione di "banca del territorio" ovvero non ha adeguatamente supportato, in termini di liquidità, le piccole/medie imprese a crescere in un mercato globalizzato.

Per quanto attiene la creazione di una Fondazione bancaria forse sfuggono gli scopi delle fondazioni, che sono lo sviluppo economico del territorio e l'utilità sociale.

La lista Rinnovamento non ha “la pretesa di amministrare la Banca di Pescia e Cascina” senza un approfondito esame dell'attuale situazione della banca. Riteniamo che un cambiamento nell'attuale governance, possa costituire uno stimolo per la banca stessa e un rinnovato impulso per l'economia locale".