Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Nei giorni dell'attentato a New York era presente nella metropoli americana anche la montecatinese Nicoletta Giovannelli, che racconta così su Facebook la sua esperienza.
"Ho vissuto per sette giorni a NYC con una percezione altissima di sicurezza. Una città dove si è veramente liberi se si rispettano le regole. Dove c'é il rispetto dell'opinione altrui. Dove si è impostati. ma dove viene offerto in modo semplice e splendido tutto....dove c'è tutto e il contrario di tutto. Dove è vietato bere ai ragazzi sotto i 21 anni e dove il controllo sulla identità è severo e sistematico. Dove è vietato bere per strada e si può fare se si siede presso un locale. Dove si deve stare attenti alla decenza. Dove si può in un parco o in metropolitana presentare ad alta voce i propri problemi e se qualcuno crede ti può aiutare sua sponte, economicamente. Dove non si questua e non ci sono vucumpra' e nessuno ti infastidisce. Dove i ragazzi si alzano in metropolitana per dare il posto non solo agli anziani, ma a mamme o signore giovani cariche di spesa o a chi è provato. Dove tutti sono disponibili ad aiutarti come se fossi uno di loro. Dove c'è una presenza multietnica enorme ormai tessuto sociale indiscutibile e tangibile. Un senso civico spiccato, pulizia e senso del dovere.
Ci sono i barboni, si, ma qualcuno senza che venga chiesto mette loro nelle tasche o nelle scarpe un'offerta, in silenzio, con molta discrezione. La polizia, una sola. Il NYDP è una forte presenza. Ogni 50/100 metri due pattuglie e furgoni con distaccamenti ovunque e tutti ben armati, ma non invadenti, fermi a osservare quasi a mimetizzarsi. Statue di arredo, poco sorridenti in verità. Di notte si esce e anche se viene d'istinto di guardarsi intorno, la luce e la moltitudine di persone ti rende sicuro. Quella luce non si spegne mai e ogni edificio è illuminato in ogni suo piano.con grande spreco si.ma deterrente di atti criminosi probabilmente. Se sgarri sai che inizierai una trafila che è meglio evitare de plano.
Tutti i punti sensibili per antiterrorismo sono circondati perimetralmente da grossi massi per ostacolare furgoni folli ad alta velocità. Il Central Park come Battery Park e altri giardini sono bellissimi, curati e rispettati e centinaia di scoiattoli scorrazzano venendo fino ai piedi per qualche briciola: tutti li rispettano. Nessuno si sogna di tirargli sassate o pallini con la cerbottana o con la pistola a pressione. Se qualche scellerato imbratta i muri o i monumenti nel giro di poco una task force apposita elimina il danno e iniziano le indagini attraverso le riprese delle telecamere. ovviamente funzionanti. Forse qualche sensazione di timore si può provare in metropolitana, perche' é situata sotto terra, perché è velocissima e può venire in mente un incidente causato da un errore umano o il folle solitario che colpisce e nel chiuso e allora non c'è scampo.
Vivrei a New York dove l'unica cosa che non è particolarmente eccezionale è il modo di cucinare. Vivrei a New York e sono contenta di avere provato questa esperienza. Sono passata dalla strada dell'attentato più di una volta e il fato, il caso ha voluto che accadesse oggi. Questo mi solleva egoisticamente, ma mi duole enormemente perché come sempre oltre che aver colpito fisicamente a morte otto persone, colpisce fortemente la democrazia, la libertà concettuale, l'identità, la tradizione che ci vogliono togliere convinti che sposare la causa sia essere nel giusto. Fare violenza non è giusto...Presumibilmente ci sono interessi politici economici più alti e intrecciati e vengono usate menti fanatiche per distruggere. Alla fine ci rimette il popolo, di qua e di là. A favore del potere di pochi".