Per l’amministrazione comunale è un momento storico. Il punto di vista della giunta è che la rinuncia del presidente Rossi alla vendita delle azioni della Regione Toscana in Terme di Montecatini Spa rappresenta una svolta fondamentale per il futuro della Città di Montecatini Terme e rappresenta in pieno la volontà del Comune e dei cittadini montecatinesi. Secondo l'amministrazione comunale la rigenerazione del patrimonio termale e l’arricchimento dell’offerta richiedono investimenti privati, ma non è mai stata favorevole alla vendita secca dell’intero patrimonio, tanto che il Comune di Montecatini Terme ha sempre confermato la strategicità della sua partecipazione. 

Tre i motivi che l’amministrazione comunale elenca: con la vendita della società tramite una sorta di asta pubblica i cittadini avrebbero perso immediatamente la proprietà di un patrimonio che occupa vasta parte della Città e ne rappresenta la storia e il futuro; sarebbe stato un errore recuperare e rilanciare tutto in un’unica soluzione, come è stato fatto con la privatizzazione della gestione affidata agli ascolani e come è stato fatto con il piano industriale finanziato dal pool di banche guidato da Bnl; esistono infine degli stabilimenti, quali ad esempio il Tettuccio ma non solo, che per Montecatini non potranno mai avere un prezzo e devono restare dei cittadini.