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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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Dal 6 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, presso i locali di Pieraccini (via Leoncavallo a Montecatini).

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di Sissy Raffaelli

Segno fisso di acqua, domiciliato in Plutone e Marte, vede la sua esaltazione in Mercurio.

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Comitato Montecatiniunasola: "Basta procedere per lotti e basta condizioni poste da Pieve, si torni a Comune unico"

16/1/2019 - 12:17

MONTECATINI - Il comitato Montecatiniunasola interviene sul raddoppio ferroviario.

 

"Nel corso della riunione “Partecipare al futuro”, promosso dall’amministrazione comunale, è stato affrontato il tema del raddoppio ferroviario, e su questo, purtroppo, abbiamo preso atto per l’ennesima volta, nonostante l’argomento a partire dall’assemblea svoltasi nell’aprile 2016 che ha sancito la nascita del comitato Montecatiniunasola sia stato affrontato molte volte con chiarezza, che ancora molta gente non è al corrente di cosa succede né ha idea delle dinamiche che accompagnano questa annosa questione.


Nel corso dell’iniziativa gli amministratori Rucco e Pazzaglini hanno evidenziato fantomatici progressi di considerazione che invece, a nostro avviso, sono soltanto fumo negli occhi da parte di Rfi a cui la Regione, purtroppo acriticamente, ha delegato il compito d’intervenire progettualmente sul territorio con modalità che hanno quale principio fondante, l’interesse dell’azienda e delle imprese appaltatrici e non l’interesse dei cittadini e delle comunità in ordine a uno sviluppo equilibrato del territorio e in barba ai concetti sbandierati sia dal presidente della Regione che dall’assessore regionale ai traporti relativamente alla rigenerazione urbana, alla partecipazione dei cittadini e non ultimo alla valorizzazione del territorio. 

 

Ma la cosa più grave che dobbiamo annotare relativamente all’atteggiamento della Regione è quella di avere abdicato dal compito politico-istituzionale di controllo dello sviluppo del territorio e quindi i comuni e conseguentemente noi cittadini ci troviamo degli amministratori democraticamente eletti, che fanno gestire gli interessi della comunità, nel caso specifico, dall’amministratore delegato di Rfi. Il nostro comune si trova oggi a dialogare o meglio a tentare di farlo con un’azienda partecipata che non rende pubbliche le ipotesi di lavoro ma si muove silente attraverso incontri “clandestini” con il sindaco.


La Regione ha snobbato i cittadini e gli amministratori locali trovando sostegno in sindaci faziosi, come la sindaca di Pieve a Nievole, che d’ufficio difende le insostenibili decisioni di Rfi e del suo amministratore delegato Maurizio Gentile e così, quando saranno finiti i lavori del primo tratto, tutto il traffico di Pieve a Nievole verrà convogliato su piazza Italia e questo è inaccettabile. E’ inaccettabile che un comune, costola del nostro, possa avere il potere di condizionare un territorio come ha fatto Pieve a Nievole. E’ inaccettabile che non esista un progetto complessivo e che si proceda per lotti, peraltro non omogenei, in modo da condizionare senza possibilità di uscita i tratti a rischio come quello di attraversamento di Montecatini.


Rfi ancora spara cifre relative al costo a raso e al costo in soprelevata senza che queste siano supportate da dei progetti veri. Abbiamo a che fare con un’azienda partecipata che lavora sottotraccia che non risponde alle richieste dell’autorità per la partecipazione (indipendente) istituita dalla Regione Toscana. Cioè la Regione e lo Stato elargiscono 450 milioni di euro a un’azienda che nessuno controlla…Dobbiamo riprenderci il controllo del territorio e per avere più forza sarebbe opportuno per prima cosa espandersi e magari ritornare al comune unico Montecatini Val di Nievole per  facilitare uno sviluppo più organico del territorio e minimizzare gli interessi di bottega.


Vogliamo che gli amministratori si schierino a salvaguardia degli interessi della collettività e impongano alla politica regionale di affiancarli sia nella difesa che nello sviluppo del territorio e in questo caso per il raggiungimento di una soluzione di attraversamento che non distrugga la città e che non crei barriere ma ricomponga una ferita.


Ricordiamo che anche il consiglio comunale si è espresso contro il passaggio a raso, lo ricordiamo anche ai componenti dei 5Stelle che nel mese di dicembre hanno promosso un incontro specifico sul raddoppio senza sbilanciarsi e quindi schierarsi contro il passaggio a raso e a favore della soprelevata.


Vogliamo chiarezza da parte di tutte le forze politiche e in campagna elettorale sarà nostro compito verificare se e come tutti i partiti e i candidati sindaci affronteranno il tema raddoppio, perché ora il gioco si fa duro e noi non ci facciamo distrarre continuiamo a perseguire il nostro obiettivo: il raddoppio in sopraelevazione anzi la realizzazione della sopraelevata a un solo binario a salvaguardia dell’integrità dell’abitato.
 
Facciamo presente che come comitato, nel marzo 2018, abbiamo inviato all’amministrazione delegato di Rfi le seguenti due proposte precedentemente illustrate anche alla stampa:


1-  la realizzazione della soprelevata che partendo dalla stazione centrale sale fino a ritrovare la quota in piano all’altezza dello stadio. Il progetto prevede, come prima ipotesi, due binari di percorrenza dei treni utilizzando una modalità di realizzazione che permette il passaggio dei convogli anche nel corso dei lavori utilizzando locomotori diesel che non necessitano dell’utilizzo dell’alta tensione.
In corso di redazione del progetto, necessariamente schematico, discutendo del progetto e facendo simulazioni, ci siamo convinti che per le caratteristiche dell’abitato l’ipotesi più realistica e meno impattante da tutti i punti di vista è quella della sopraelevata a binario unico e l’eliminazione della fermata “Montecatini Centro”.
 
2 -  l’ipotesi di tracciato alternativo che si discosta radicalmente dal punto di vista con cui, fino a oggi, è stato affrontato il problema del passaggio ferroviario ponendosi nell’ottica della risoluzione della viabilità nel suo complesso investendo un territorio molto più ampio.

Il tema è semplice: anziché insistere sulle possibili soluzioni di raddoppio che mantengono inalterato il tracciato, si propone di deviare la linea ferroviaria, partendo da Pieve a Nievole, in direzione sud, per arrivare poi in posizione parallela all'autostrada A11 e poi risalire verso nord riallacciandosi all'attuale tracciato come già previsto nel così detto “secondo lotto”.  Questo progetto elimina completamente la divisione in due parti della città e permette di “liberare” una porzione strategica di città su cui operare una ricucitura urbana fortemente caratterizzata e qualificante e avere, finalmente, una sola Montecatini.
 
Avremmo voluto almeno un segno di risposta ma niente, Rfi continua a essere un organo estraneo ai meccanismi democratici di confronto, di partecipazione e intollerante alle regole democratiche".

Fonte: Comitato Montecatiniunasola
 
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20/1/2019 - 12:33

AUTORE:
Giacomo

In primis, il fatto che il treno che Lei menziona si sia fermato a Pistoia, non c’entra niente col raddoppio ferroviario. Si guastano persino i Frecciarossa, su tratta ad alta velocità e a doppio binario, quindi questo non c’entra assolutamente niente. Ad essere precisi, il trasporto (sia merci che passeggeri) è competenza di Trenitalia, RFI è responsabile della gestione della gestione dell’infrastruttura, anche se ovviamente le due aziende sono coordinate. Inoltre, non so se RFI sia depositaria della verità come dice lei, tuttavia è l’Ente (e non possono essercene altri) che si occupa di fare i lavori, quindi bene o male conta ciò che dicono loro, non ciò che diciamo noi. Poi, per quanto riguarda la serietà, gli stessi comitati contro il raddoppio a raso non sanno che pesci prendere, prima volevano fare la sopraelevata a doppio binario, poi la deviazione, poi sopraelevare prima un binario e poi l’altro (così i cantieri saranno vent’anni nel centro di Montecatini, mi immagino i disagi), poi la deviazione (mi immagino i costi in più per gli espropri, che saranno un numero elevatissimo)… non mi sembra che abbiano né le idee chiare, né un minimo di conoscenze ingegneristiche.

19/1/2019 - 11:22

AUTORE:
luciano

Intanto Rfi dovrebbe garantire dei servizi decenti in questa settimana è già successo due volte che il treno che parte nel tardo pomeriggio da Firenze e diretto a Montecatini si ferma a Pistoia e non riparte.Poi sul raddoppio, non essendo un tecnico, non posso esprimere giudizi realistici. Il signor Giacomo dice che i treni, se venisse fatto la sopraelevata, si fermerebbero per 3/4 anni: questo lo dice RFI che è depositaria della verità. Ma io mi permetto di dubitare, visto che la poca serietà che hanno dimostrato fin dall'inizio.

18/1/2019 - 12:29

AUTORE:
Giacomo

Incenso il sindaco Gilda Diolaiuti perché è l’unico che ha avuto il coraggio di fare una scelta che io ritengo sensata, anche se non perfetta, perché la migliore per me sarebbe l’interramento (e qui mi ricollego all’intervento di Luca, che condivido). Tuttavia, fra sopraelevata e raso, la scelta migliore è il raso, ovviamente. Per quanto mi riguarda i cittadini di Pieve a Nievole possono pensare ciò che vogliono del loro sindaco, lo hanno votato e giustamente il sindaco ha il diritto di fare le scelte che ritiene più sensate. A volte bisogna fare scelte impopolari, il popolino non ha sempre ragione. Anche Montecatini ha il diritto di fare le scelte che ritiene più opportune, come qualunque comune. Io non condivido la decisione di fare approvare una mozione contro il raddoppio a raso, però il comune di Montecatini può fare come vuole, ne ha il diritto. Quello che non mi piace è la boria e la presunzione di ritenersi la città padrona assoluta della Valdinievole (e ha ragione il Sig. Alboino Gausi, condivido pienamente il suo intervento). Nel comunicato stampa di cui sopra viene sottolineato implicitamente che i pievarini dovrebbero stare sotto i montecatinesi, perché, secondo quest’ultimi, sarebbero incapaci di autogovernarsi, non avendo appoggiato la sopraelevata. A me personalmente sembra che Montecatini non abbia il diritto di dare lezioni a nessuno, come ha detto giustamente il Sig. Alboino Gausi hanno campato di rendita per anni, sono diventati un dormitorio per turisti e, aggiungo io, con tutti i problemi che hanno, si arrogano il diritto di decidere per tutta la Valdinievole. Non sono capaci di risolvere i loro problemi, figuriamoci se possono decidere per gli altri. Non funziona così. Tornando al raddoppio ferroviario, come ho detto nel precedente intervento, da Pistoia a Montecatini i lavori sono già partiti, ormai viene mantenuta la stazione di Montecatini Terme – Monsummano, quindi sia la sopraelevata da Pieve sia la deviazione, sempre prima di Pieve, sono tramontate e irrealizzabili. Anche la deviazione a partire dalla stazione di Montecatini Terme-Monsummano la vedo di difficile realizzazione. La decisione del sindaco Gilda Diolaiuti ha reso più difficile, anche se non impossibile, realizzare la sopraelevata a Montecatini. Voglio proprio vedere che diranno gli altri comuni e i pendolari quando salterà fuori che, per realizzare la vostra “opera”, bisogna tenere ferma la ferrovia per 3-4 anni. Voglio proprio vedere. Spero proprio che RFI continui ad ignorarvi.

17/1/2019 - 22:57

AUTORE:
Marco

È giusto dire la propria, ma è assurdo ritenere la propria idea la migliore è ridicolizzare ciò che pensano gli altri, Si può essere o meno d'accordo sull'Unione dei comuni,ma bisogna ricordare che al momento Pieve a Nievole non è una costola di nessuno, è un paese con propri cittadini rappresentati da una politica eletta democraticamente, e meritano rispetto! Rispetto e condivisione di idee per trovare strade comuni, questo a pare mio dovrebbe essere la base della dialettica politica in primis e dei cittadino subito dopo.

17/1/2019 - 19:46

AUTORE:
luciano

Ma chi incensa la sindaca della Pieve, perchè non và a chiedere ai cittadini cosa ne pensano ? La vedono tutti come fumo negli occhi.....

17/1/2019 - 14:10

AUTORE:
Luca

Mi spiace leggere ancora una volta di queste levate di scudi da parte dei comitati cittadini, soprattutto con proposte di difficile realizzazione e spesso addirittura nocive.

Partiamo dall'assurdo più eclatante: il raddoppio in sopraelevata.
Il comitato ritiene che il raddoppio in sopraelevata sia l'opzione urbanisticamente migliore, omettendo però 2 fatti fondamentali:
1)Lo stop di mesi, forse anni alla circolazione ferroviaria
2)Il rischi di un numero addirittura maggiore di espropri di interi fabbricati abitati a ridosso del tracciato ferroviario.

Ritenete davvero che noi pendolari rimarremo in silenzio dopo gli enormi disagi causati da 1 solo mese di stop, oltretutto in periodo estivo?
Continuate pure con la vostra visione miope della situazione, ma aspettatevi il rigetto totale della vostra sopraelevata dalla quasi totalità dei pendolari della firenze-viareggio.

Si può discutere di deviazione o di interramento, con la seconda forse più realizzabile ma in un futuro abbastanza remoto visti i costi elevatissimi per un tracciato interrato che eviti la contaminazione delle falde termali....ma alla sopraelevata è preferibile il raso.

17/1/2019 - 13:16

AUTORE:
Alboino Gausi

che boria e che arroganza scollegata dalla realtà.
Come Comune siete nati dopo, avete goduto di rendita grazie alle terme che ormai valgono un soldo bucato mentre in altri territori vicini vanno alla grande (Grotta Giusti). Territori dove c'erano e, in alcuni casi ci sono ancora, importanti attività produttive (Monsummano, Ponte Buggianese, Pescia, Buggiano, Chiesina Uzzanese ecc.) che producevano ricchezza vera e non di rendita.
Fate un piacere a tutta la Valdinievole, rimanete quello che siete adesso, cioè un dormitorio per i turisti.

17/1/2019 - 13:03

AUTORE:
roberto ferroni

Non si vive di solo pane, e qualche volta una soddisfazione, o il levarsi un sassolino da una scarpa, possono essere necessari. Da umile persona qualunque, non pregiudicata da ideologie nazionali o locali ne da interessi di parte, già molto tempo fa, credo almeno due anni, avevo ventilato un'ipotesi che il tracciato lasciasse i centri abitati e si stendesse verso e nella campagna "circa all'altezza del nuovo ponte sulla Nievole" scrissi allora. Oggi vedo con piacere che il referente di un gruppo montecatinese abbraccia la stessa tesi (si propone di deviare la linea ferroviaria, partendo da Pieve a Nievole, in direzione sud,). Che con tutti gli ingegneri, i tecnici, gli amministratori, i politicanti eccetera si debba prendere in considerazione non lo scritto di un signor nessuno ma una soluzione assolutamente logica ed al passo con i tempi, più che soddisfazione personale a questo punto genera un senso di sconforto rendendosi conto da chi siamo diretti.

17/1/2019 - 9:55

AUTORE:
Giacomo

Voi scrivete che: “quando saranno finiti i lavori del primo tratto, tutto il traffico di Pieve a Nievole verrà convogliato su piazza Italia e questo è inaccettabile. E’ inaccettabile che un comune, costola del nostro, possa avere il potere di condizionare un territorio come ha fatto Pieve a Nievole. E’ inaccettabile che non esista un progetto complessivo e che si proceda per lotti, peraltro non omogenei, in modo da condizionare senza possibilità di uscita i tratti a rischio come quello di attraversamento di Montecatini.” Secondo voi, quindi, la scelta fatta dal sindaco di Pieve a Nievole non sarebbe legittima. Questa è la tipica logica montecatinese. Montecatini si ritiene la città “capo” della Valdinievole e quindi solo le decisioni prese da Montecatini contano, gli altri comuni, secondo questa logica, devono solo sottostare ai voleri della “Grande” (si fa per dire) Montecatini. Piaccia o ,meno, la sindaca Gilda Diolaiuti (che ringrazio perché ha ignorato i suoi comitati ed è andata a dritto col raddoppio a raso, se fossi pievarino la voterei per questo motivo) ha fatto una scelta e tale scelta va rispettata, anche se non la si condivide. Montecatini ha fatto la sua scelta, è stata votata la mozione, irricevibile secondo me, che bocciava il raddoppio a raso ed è anche questa, una scelta legittima, anche se non la condivido. Se Pieve a Nievole, con la sua scelta, ha condizionato Montecatini, è un problema di Montecatini anzi, ai montecatinesi gli sta bene che si ritrovino immersi nel traffico. Questo è ciò che Montecatini si merita. Vorrei ricordare ai montecatinesi che per colpa dei loro comitati i lavori del raddoppio tra Pescia e Montecatini sono saltati, almeno per il momento, quindi è Montecatini che con la sua scelta ha condizionato un territorio, lasciandolo nell’arretratezza infrastrutturale. Avete anche scritto: “è inaccettabile che si proceda per lotti in modo da condizionare senza possibilità di uscita i tratti a rischio come quello di attraversamento di Montecatini.” Beh, d’altra parte, se voi siete gli unici che cercate di bloccare un’opera sacrosanta come il raddoppio ferroviario, mentre la maggior parte degli altri Comuni non ha mosso obiezioni, è normale che si proceda così. Anzi, siete fortunati che vi trovate in Italia, altrimenti i vostri comitati sarebbero stati ignorati del tutto e lo Stato sarebbe andato avanti col raddoppio a raso senza problemi, come avviene negli altri Paesi normali (non intendo dittatoriali, ovviamente, mi riferisco al resto d’Europa) dove le opere pubbliche non sono bloccate da un manipolo di persone. Montecatini raccoglie ciò che semina. Inoltre mi ha fatto sorridere la vostra pretesa di tornare al Comune unico Montecatini-Pieve a Nievole. Solo perché Pieve a Nievole giustamente non vi ha appoggiato. Assurdo. Ormai, per il tratto Montecatini – Pistoia i giochi sono fatti, si farà a raso, i lavori sono a buon punto. Il tratto Pescia – Lucca partirà tra poco. Per il tratto Montecatini-Pescia, o non si farà nulla, ma spero di no, perché questo raddoppio va fatto, o si farà a raso. Per quanto riguarda la vostra idea di sopraelevazione, è del tutto irricevibile. Mi sono già abbondantemente espresso in passato su questo tema e RFI fa benissimo a non considerarvi

16/1/2019 - 22:28

AUTORE:
Antonio

sono perfettamente daccordo cpn la seconda ipotesi purché l'inizio della deviazione parta prima del centro pievarino.... il paese diviso in due lo abbiamo anche noi