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Museo Marini, ecco vincolo Soprintendenza: "Pistoia e opere maestro sono indivisibili"

4/12/2019 - 15:37

Lo aveva ricordato il sindaco Alessandro Tomasi negli scorsi giorni ripercorrendo il lavoro portato avanti con gli altri enti per tutelare e valorizzare il Museo Marino Marini e le opere del Maestro, patrimonio della città di Pistoia.


«La Soprintendenza ha avviato le procedure per porre un vincolo di pertinenza tra le opere di Marini e il luogo in cui sono esposte, il Palazzo del Tau» spiegava il sindaco nell’ambito del lavoro portato avanti nei mesi per evitare che si possa concretizzare l’idea avanzata dalla Fondazione Marini San Pancrazio di Firenze di spostare la collezione pistoiese in un unico polo fiorentino.


Adesso quel vincolo di pertinenza tanto atteso, è arrivato. Si sono infatti concluse le necessarie procedure e il Ministero per i beni e le attività culturali, attraverso il suo organo periferico, ha decretato che sussiste un vincolo tra le opere di Marino Marini e il luogo che le accoglie, ovvero il Palazzo del Tau.


«Attraverso questo vincolo – spiega il sindaco – la Soprintendenza ribadisce l’eccezionale interesse storico e artistico della Collezione Marino Marini di Pistoia, nonché la sua unicità. In virtù della sua collocazione all’interno del Palazzo del Tau, la collezione, come si legge nel decreto, è significativa testimonianza dell’identità e della storia della nostra città».

 
“Le istituzioni pistoiesi e la vedova di Marini, Mercedes Pedrazzini, agirono congiuntamente per istituire, nel 1983, l’attuale Museo Marino Marini attraverso la cessione in uso dell’ex convento del Tau, appositamente acquistato e restaurato dal Comune di Pistoia” afferma la Soprintendenza nell’atto di apposizione del vincolo.


«È la Soprintendenza stessa – prosegue il sindaco – a riconoscere l’indissolubile legame tra Pistoia e le opere del Maestro. Non possiamo che essere soddisfatti per questo ulteriore tassello che si aggiunge a quelli precedenti, ovvero alla posizione della Regione Toscana e dell’assessore alla cultura Monica Barni, che ringrazio, e alla lettera del sindaco Dario Nardella in cui viene chiarito che il Comune di Firenze non ha ricevuto alcun progetto da parte della Fondazione Marini San Pancrazio e non ha previsto l’acquisizione del patrimonio pistoiese che, naturalmente – conclude Tomasi – noi non ci faremo portare via».

 

Sulla vicenda intervengono anche gli assessori regionali Barni e Fratoni.

 

"Vedo due punti fermi nella discussione che sta crescendo intorno alla presenza delle opere di Marino Marini a Pistoia: il primo è che non è mai saggio pensare di recidere il legame che esiste tra gli artisti e i territori e l'altro che il confronto su temi come questo deve essere necessariamente pubblico, aperto e largo".

La vicepresidente a assessora alla cultura, Monica Barni, interviene così sull'ipotesi di spostamento a Firenze delle opera del maestro ospitate nel Palazzo del Tau, a Pistoia.

"E' perfino banale - prosegue - ricordare che luoghi e musei non possono, da soli, contenere la forza creatrice degli artisti, e questo vale per Pistoia e vale per Firenze. La sfida, semmai, è quella di saper mettere fruttuosamente in relazione luoghi e istituzioni. Si sta discutendo, lo preciso, di cose su cui non esiste una competenza diretta della Regione, ma quello che mi preme assicurare è che la Regione sarà protagonista di questo, auspicato confronto. E ci guiderà la convinzione che arte e cultura sono linfa vitale dei territori".

"Pistoia - aggiunge l'assessore all'ambiente Federica Fratoni - è reduce dalla felice esperienza di capitale italiana della cultura, un'occasione che la città ha saputo cogliere appieno rilanciando la sua immagine di centro d'arte e di storia. Sarebbe davvero paradossale che ora si pensasse di impoverirne il tessuto culturale sottraendole le opere di un artista come Marino Marini, la cui vicenda umana e artistica è indissolubilmente legata alla sua città".

 

Registriamo anche l'intervento del gruppo consiliare Pistoia concreta.

 

"Non capiamo le motivazioni per cui il legame tra Marino Marini e la sua città natia Pistoia, avrebbe dovuto essere reciso, vogliamo ricordare l’importanza della figura di Marini per la nostra città e vogliamo sottolineare che solo la Fondazione Marino Marini di Pistoia è il punto di riferimento mondiale per quanto riguarda materiale fotografico, opere e qualsiasi notizia afferente al maestro. 

 

Come gruppo consiliare Pistoia Concreta esprimiamo tutta la nostra contrarietà al trasferimento delle opere al Museo Marino Marini di Firenze e ribadiamo la volontà dell’amministrazione alla valorizzazione delle opere dell’artista.

 

Saremo accanto all’amministrazione e a tutti coloro che lavoreranno per la valorizzazione di questo Polo, che può e deve continuare a crescere. Ringraziamo la Sovrintendenza per aver riconosciuto l’indissolubile legame tra la Città di Pistoia e Marino Marini attraverso il vincolo di pertinenza".

 

Infine l'intervento del consigliere regionale del Pd Massimo Baldi, che questa mattina, durante la seduta d’aula del consiglio regionale, ha depositato una mozione di cui è primo firmatario per impedire il trasferimento delle opere del Maestro Marino Marini dalla città di Pistoia.

 

La proposta, sottoscritta da tutti i gruppi politici, impegna la giunta toscana “a tutelare le opere del maestro Marino Marini ribadendo in tutte le sedi opportune la contrarietà ad ogni spostamento di tale patrimonio artistico e adoperandosi con gli altri soggetti pubblici coinvolti affinché queste opere restino indissolubilmente legate alla città di Pistoia, così come da volontà testamentaria della moglie di Marino, Mercedes Pedrazzini”.

 

“Le opere d’arte dello scultore Marino Marini” – spiega Massimo Baldi – “sono una ricchezza e un valore inestimabile per l’intera comunità pistoiese e per i suoi turisti e quindi un loro spostamento arbitrario a Firenze, che ignorerebbe completamente la relazione strettissima tra il Maestro e la città di Pistoia, risulterebbe incomprensibile e pertanto da scongiurare”.

 

Il gruppo Italia Viva della Regione Toscana – ricorda Baldi – con questa mozione ribadisce l’importanza di tutelare la cultura e la specificità dei territori.

 
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5/12/2019 - 16:59

AUTORE:
alessandro

Mi domando in che mondo viviamo .
Ogni atto amministrativo , riporta , per essere valido , una frasetta in calce . Questa prevede in che tempi e in quale Sede , è ammesso ricorso .
Quella che viene presentata come una vittoria definitiva , non è altro che un passaggio di un iter aperto .
Non è detto che , alla fine , il materiale dell'artista depositato nel Tau , rimanga a Pistoia . Se poi da Firenze si chiede e delibera di riunire l'opera dell'artista in maniera da maggiormente valorizzarla potremmo opporre un numero di visitatori RISIBILE. ,Mi domando se qualcuno è andato a leggere i dati (pubblicati) degli accessi di visitatori al museo pistoiese nel quale , probabilmente , le scolaresche costituiscono una buona percentuale. Si potrebbe anche interpellare la signora Testaferrata (comune pistoia con indirizzo mail)
Riflettere chiede tempo e capisco come questa nobile arte sia stata dimenticata.