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Dopo il Kim e liu del Nord e il Kim e Liu di Roma la società sportiva Kin Sori Taekwondo asd si conferma prima delle toscane nel taekwondo e 3 nel parataekwondo italiano.

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PROVINCIA
Rapporto Mal'aria Legambiente 2020: la Valdinievole nell'area maglia nera della Toscana per le Pm10

29/1/2020 - 21:55

I dati del dossier di Legambiente Mal'aria di città 2020 in Toscana sono stati presentati nella conferenza stampa che si è svolta stamani a Firenze, alla libreria Libri liberi, alla presenza del presidente regionale di Legambiente Fausto Ferruzza, del responsabile del settore Inquinamento Atmosferico per il cigno verde in Toscana Michele Urbano e del direttore generale di Arpat Marcello Mossa Verre.

Le città toscane hanno bisogno di aria pulita? È ancora una volta Legambiente a dircelo con il suo dossier Mal’Aria 2020 il report annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico in città, che quest’anno scatta una triplice foto sul nuovo anno che si è aperto con città in codice rosso, sul 2019 e sul decennio che ci siamo lasciati alle spalle. Nell’analisi portata avanti come Legambiente nelle campagne annuali “Pm10 ti tengo d'occhio” e “Ozono ti tengo d’occhio”, che monitorano l'andamento giornaliero dei capoluoghi di provincia si è tenuto conto delle stazioni di fondo urbano e di traffico di ogni città, che per legge, dovrebbero essere quelle che risentono prevalentemente dell’inquinamento prodotto dalla circolazione automobilistica urbana.

Anche se è indubbio che il trend decennale segnala miglioramenti consistenti specie sulle polveri fini, dal rapporto emerge comunque un bilancio di luci e ombre per la Toscana.

«Il trend generale è in costante miglioramento - dichiarano Fausto Ferruzza e Michele Urbano, rispettivamente Presidente e Responsabile del settore aria di Legambiente Toscana – e tuttavia permangono situazioni critiche estese nelle aree più assolate per l’inquinante ozono (a Lucca, a Settignano, in Maremma); come permane una criticità storica per il Pm10 nella stazione di Capannori e un’altra conclamata in viale Gramsci a Firenze per quanto attiene invece l’No2».

Legambiente ricorda che l’inquinamento atmosferico è al momento la più grande minaccia ambientale per la salute umana ed è percepita come la seconda più grande minaccia ambientale dopo il cambiamento climatico. A pagarne le conseguenze sono i cittadini. Ogni anno sono oltre 60mila le morti premature in Italia dovute all’inquinamento atmosferico che determinano un danno economico, stimato sulla base dei costi sanitari comprendenti le malattie, le cure, le visite, i giorni di lavoro persi, che solo in Italia oscilla tra 47 e 142 miliardi di euro all’anno (330 – 940 miliardi a livello europeo). La Commissione europea ha messo in atto molte procedure di infrazione contro gli Stati membri - tra cui l’Italia - per il mancato rispetto dei limiti comunitari in tema di qualità dell’aria. Stati membri già alle prese con azioni legali intraprese da associazioni e gruppi di cittadini che chiedono di poter respirare aria pulita.

Per l’ozono troposferico, un inquinante tipicamente estivo il cui limite previsto dalla legge è di 25 giorni all’anno con una concentrazione superiore a 120 microgrammi/metro cubo (calcolato sulla media mobile delle 8 ore), nel 2019 sono state ben 5 le aree che hanno superato il limite dei 25 giorni: Lucca con 44 giorni di sforamento, Grosseto Maremma 37, Firenze Settignano 30, Montecerboli (PI) con 31 e Montale 29. Come risulta evidente dai dati delle tabelle allegate, i valori di concentrazione di ozono in Toscana si sono mantenuti elevati e critici per tutto il decennio. L’andamento degli indicatori calcolati sui dati di ozono non mostra cioè un trend preciso ma indica un costante superamento del valore obiettivo in gran parte della regione.





Fonte: Legambiente
 
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30/1/2020 - 20:27

AUTORE:
Giovanni

Concordo con Edward sul fatto che la Valdinievole non sia zona altamente inquinata.Tutto questo per la centralina fatta sparire da tempo in via Merlini a Montecatini per sostituirla con Capannori dove esiste un'area industriale con il polo cartaceo più importante d'Italia.
Mi si dirà che la chiusura era dovuta al fatto che i dati di Montecatini erano uguali a Capannori quindi Piana di Lucca e Valdinievole avrebbero la stessa aria.
Perchè la Valdinievole non deve avere una sua centralina,troppo facile fare di tutta l'erba un cesto.

30/1/2020 - 16:09

AUTORE:
Devis

I dati della qualità dell'aria della Valdinievole (e in generale delle zone che non hanno rilevatori) vengono calcolati in base ai rilevamenti fatti nelle stazioni più vicine e, tramite modelli matematici, vengono "incrociati" con il meteo. Vento, umidità, pioggia e tutti gli eventi atmosferici interferiscono ovviamente con la qualità dell'aria. Quindi, misurando i valori degli inquinanti di una zona, si può sapere la qualità dell'aria di un'altra zona applicando questi modelli matematici. Ti consiglio di guardare sul sito del consorzio Lamma anche se le spiegazioni sono molto tecniche e non facilmente comprensibili

30/1/2020 - 12:13

AUTORE:
Edward

cosa cappero c'entra la Valdinievole con Capannori?!?

Esiste un perchè scientifico per il quale se c'è un livello di PM10 alto a Capannori ALLORA è alto anche a Montecatini, oppure è solo perchè mancano le centraline?

Visto che questi livelli determinano poi ordinanze restrittive, sarebbe DOVEROSO che venisse spiegato alla popolazione.