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PISTOIA
Museo Marini, la Regione scrive alla Fondazione affiché ritiri i licenziamenti (e a Roma sindaco incontra il ministro)

31/1/2020 - 15:15

Una lettera al presidente della Fondazione Marino Marini affinchè ritiri le lettere di licenziamento partite nei confronti di due lavoratori. Lettere partite dopo la decisione della Fondazione stessa di spostare il museo a Firenze. La invierà il consigliere del presidente Rossi Gianfranco Simoncini, a nome della Regione.

 

E' quanto emerso dall'incontro che lo stesso Simoncini ha avuto stamattina a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, con una delegazione della Cgil e Filcams Cgil di Pistoia. I rappresentanti sindacali hanno esposto a Simoncini tutte le preoccupazioni per le conseguenze relative all'ipotesi di spostare a Firenze, nel complesso di San Pancrazio, le opere dello scultore. Anzitutto per la decisione, sempre del presidente della Fondazione Pedrazzini, di licenziare due degli attuali quattro dipendenti; in secondo luogo, per il rischio che anche gli altri due dipendenti possano essere messi in discussione; ancora, per i contraccolpi sull'indotto del museo, in particolare per la cooperativa che gestisce il museo e le attività didattiche (un'altra decina di persone); infine per il danno arrecato all'immagine culturale della città, considerato che il museo ogni anno attira circa 10-12 mila visitatori l'anno.

 

I rappresentanti sindacali hanno sottolineato a questo proposito il voto contrario espresso nel cda da parte del sindaco Tomasi. Simoncini, nel prendere atto di queste informazioni e delle preoccupazionidei sindacati, scriverà al presidente della Fondazione chiedendo il ritiro delle lettere di licenziamento, nell'ambito della riconsiderazione della decisione di arrivare alla chiusura e spostamento del museo. Questo anche alla luce del vincolo di pertinenza tra le opere di Marino Marini e il luogo che le conserva, il palazzo del Tau di Pistoia, posto dalla Soprintendenza.

 

Sulla vicenda interviene il comitato "Nessuno tocchi Marino".

 

Eugenio Giani condivide e sostiene gli scopi  del comitato “Nessuno tocchi Marino”, nato due giorni fa a Pistoia, in difesa del patrimonio dello scultore che la Fondazione Marino Marini vorrebbe unire  a quello della Fondazione San Pancrazio di Firenze creando un unico polo museale nel capoluogo toscano.

 

“Più approfondisco la questione – spiega il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani candidato del centro sinistra alla presidenza- , più mi sento convinto di avere intrapreso la strada giusta quando a metà gennaio lanciai il mio appello per far restare le opere di Marini a Pistoia. Mi unisco quindi alle ragioni del neo nato comitato pistoiese che si batte perché il maestro Marino Marini continui a sentirsi a casa, nella sua Pistoia”. 

 

Giani prosegue dicendo “ho invitato la Fondazione a ripensarci e anzi propongo di fare insieme iniziative per rilanciare le opere del grande maestro non solo a Firenze, ma anche nella altre città della Toscana".

 

Negli allegati Pdf qua sotto una nota dell'amministrazione comunale e una della Cgil.




 
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2/2/2020 - 15:00

AUTORE:
Trebbio

Encomiabile! Bene fa la Regione a schierarsi al fianco di dipendenti la cui professionalità è da tutti riconosciuta. Mi riesce però difficile comprendere il ben diverso atteggiamento dimostrato, fino a oggi dalla stessa Regione, nei confronti di un'altra struttura di pregio, il Centro di Ricerca e Documentazione del Padule di Fucecchio, e di altri dipendenti che nel corso degli anni hanno ricevuto numerosi attestati di stima da personalità di fama nazionale e internazionale (il loro appello in questo caso mi pare di ricordare sia stato indirizzato proprio alla Regione) e il sostegno di altrettanti numerosi cittadini che si sono rivolti all'ente locale firmando in migliaia appelli o manifestando (in centinaia e centinaia) il proprio dissenso alla chiusura partecipando a riunioni, marce, manifestazioni. Quale la differenza? Per me comune cittadino da una parte si tratta di difendere l'opera di un grande uomo, dall'altra quello di un luogo naturale di pregio internazionale. Da una parte c'è una Fondazione che ha licenziato, dall'altra pubblici amministratori, regione compresa, che da alcuni anni fanno di tutto per chiudere e licenziare.

31/1/2020 - 19:19

AUTORE:
luigino

Questo anche alla luce del vincolo di pertinenza tra le opere di Marino Marini

Ma ? Ni' codice civile l'è tutta un'artra osa.

Ma a i' museo , in un anno , quanti e sono e pistoiesi ?

Se la va bene , scolaresche a parte , quanti sono i' visitatori ?
E quanto costa alla Fondazione ?

E che interesse da parte delle autorità locali e dei pistoiesi in genere ?

Ora e' corrono ... Ma prima ????