Comunicato stampa a cura dell'associazione Calt: "Premessa. Ferma restando la necessità di organizzare i controlli di quanti per lavoro o per necessità pubblica debbano circolare attraversando i comuni, le provincie e le regioni, il seguente progetto mira a liberare il paese dalla morsa della chiusura dovuta alla prevenzione dalla contaminazione da Covid 19.

Obiettivo. Nella speranza di tenere in vita il tessuto economico locale e riportare la vita quotidiana più possibile vicina alla normalità, si è pensato di dar vita ad una iniziativa che tende a tenere aperto il più possibile le attività locali e lo scambio tra i cittadini, sia sotto l’aspetto economico che sociale. I Presupposto. Per poter avviare il progetto occorre avere la certezza che le contaminazioni da Covid 19 siano terminate nella nostra area e la sua diffusione arginata su tutto il territorio che abbraccia il programma. II Presupposto. La pianificazione prevede la chiusura vigilata del territorio sanificato dentro una circoscrizione sicura - circa 10 km di raggio - e il costante controllo interno delle condizioni dei cittadini. Il progetto prevede la realizzazione di più aree protette autonome in Toscana ed in Italia a cui abbiamo attribuito il nome di oasi. Presidio.

I confini tra le varie Oasi dovrà essere vigilato in modo ininterrotto e presieduto dalle forze dell’ordine, dalla protezione civile e da volontari appartenenti ad associazioni riconosciute, anche con l’ausilio di telecamere e/o droni. La realizzazione del programma prevede la chiara necessità di individuare i punti di snodo e di confine sicuri e di garantire l’assoluta inaccessibilità all’area interna. La prima oasi immaginata è quella della Valdinievole. Per la sua realizzazione è stata ipotizzata la chiusura dei seguenti snodi di comunicazione, come da piantina allegata. In questa ipotesi si calcola che controllando adeguatamente circa 7 punti di snodo è possibile liberare un’area vasta circa 144 kmq all’interno della quale potrà esser possibile muoversi liberamente senza incorrere nel rischio di contrarre il virus.

Unitamente a tale progetto sarebbe opportuno prevedere l’adeguamento ed il riallestimento completo dell’ospedale di Pescia. 

-- In allegato il progetto interale --

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