Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Iniziando dalle imprese .....
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PROVINCIA
Sei gradi sotto zero, vitigni bruciati dal gelo: persa oltre la metà della produzione di uva nel pistoiese

8/4/2021 - 13:09

L’uva sangiovese in particolare, ma pure gli altri vitigni sono stati gelati dalle temperature sottozero che hanno caratterizzato le ore notturne nella campagna pistoiese. “Non è ancora finita, perché anche la prossima nottata potrebbe gelare. Già da una prima ricognizione si prevede un calo della produzione in percentuali ben oltre il 50% - spiega Coldiretti Pistoia -, con punte del 90% per quanto riguarda i vitigni di sangiovese, che erano già germogliati”. 
 
I danni, rilevantissimi, riguardano tutte le zone della provincia. Dalle colline pistoiesi, a quelle del Montabano (versante Quarrata e versante Larciano-Lamporecchio) si snoccialono dati e considerazioni preoccupanti, raccolte dai tecnici Coldiretti tra i produttori: una gelata mai vista qui a Pistoia, con la colonnina che in piena notte segnava 6 gradi sottozero.
 
“Per i viticoltori si tratta una perdita ‘consolidata’ – spiega Coldiretti Pistoia -. Anche se le viti colpite dovessero germogliare di nuovo non si avrebbe produzione di grappoli e quindi di vino. Un danno ingente che si aggiunge all’incertezza del settore dovuta alla chiusura di ristoranti, agriturismi e altri canali di somministrazione”.
 
La gelata ha danneggiato alberi da frutto e pure le piante ornamentali, ma l’entità delle perdite o comunque dei maggior costi da sostenere per rendere vendibili photinie, evonimi e allori si vedranno tra qualche giorno. Come previsto, purtroppo il gelo ha ‘bruciato’ le piante da orto anche quelle sotto serra.


“Le piante di pomodori e zucchini trapiantate da settimane si sono ‘afflosciate’ – spiega Coldiretti - e solo nei prossimi giorni si conoscerà la percentuale di quelle che si riprenderanno. A una primissima stima il 50% delle piante di pomodoro andranno perse, anche nel caso di quelle che erano in serra non riscaldata”.
 
“Valuteremo nei prossimi giorni l’entità dei danni subiti e le possibili azioni per sostenere i produttori agricoli. Certamente – spiega Coldiretti Pistoia - la primavera già problematica per l’emergenza covid, è iniziata in salita, soprattutto per i produttori di vino”.

 

Produzioni ortofrutticole completamente perse in provincia di Firenze e Pistoia a causa della gelata dell’ultima notte, con temperature fino a meno 5 gradi sotto lo zero. Gravi danni inoltre nei vigneti nelle colline fiorentine e pratesi, considerato che le viti sono in fase di germogliazione.

 

A sottolinearlo è anche la Cia Toscana Centro, che si fa portavoce dei danni subiti dalle proprie aziende, e chiede che venga riconosciuto lo stato di calamità con ristori immediati per le aziende.

 

Colpiti frutteti e ortaggi nella zona empolese, da Vinci a Certaldo e Cerreto Guidi, fino alla Piana fiorentina: distrutte coltivazioni di fragole, ‘bruciati’ dal gelo baccelli, piselli, carciofi e asparagi.  Vigneti in provincia di Firenze, Prato e Pistoia nella zona di Lamporecchio e Larciano.

 

«La situazione – commenta Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro – è molto difficile in tutta la provincia di Firenze, sia per quanto riguarda i vigneti, ma anche per frutteti ed ortaggi, proprio perché la fase di fioritura a questo punto della primavera è già avviata, dopo anche le ultime settimane di temperature elevate».

 

Molti agricoltori fiorentini che prevedendo questa situazione, hanno trascorso la notte incendiando balle di fieno e legname per provare ad alzare le temperature nei vigneti. Un metodo antico talvolta efficace: «In qualche caso è servito – prosegue Orlandini – ma laddove le temperature sono state sotto lo zero per molte ore i danni alle produzioni, vanno dal 50 all’80%; mentre per l’ortofrutta i danni arrivano fino al 100%».

 
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11/4/2021 - 23:02

AUTORE:
Devis

Scusami Marco, ma 2 settimane fa le temperature erano da fine maggio. 25° nel pomeriggio, molto superiori alle medie stagionali. A quelle temperature si mettono in campo poponi e cocomeri..e saremmo stati in ritardo

Chi ha messo i pomodori o le zucchine lo ha fatto perché "ha visto un guadagno anticipato"

E Madre Natura ci ha messo lo zampino

10/4/2021 - 20:01

AUTORE:
Marco Marco

ma come è stato possibile trapiantare "DA SETTIMANE", come si legge nel comunicato, pomodori e zucchine quando poco più di due settimane fa le temperature erano spesso sotto la media del periodo?
Ma cosa gli danno a queste piante?

9/4/2021 - 21:53

AUTORE:
Devis

Mi colpisce molto il fatto che pomodori e zucchine fossero stati trapiantati da settimane...

E mi colpisce molto vedere gente che, dopo la gelata dell'altra notte, non crede, o crede in parte, ai danni alle colture.

In Valdinievole faceva -2...in collina non lo so. Ma per qualsiasi germoglio sono temperature fatali. E meno male che gli olivi non avevano ancora fiorito...

9/4/2021 - 9:25

AUTORE:
Andrea F

Quella dei sei sotto zero può andar bene per la sagra della bugia ...alle Piastre

8/4/2021 - 18:41

AUTORE:
Lukaku

Il più delle volte questi dati sono ingigantiti a giustificare aumenti di prezzi e per ottenere finanziamenti a fondo perduto di cui una parte ne usufruirà e un’altra parte la sperpererà