Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.

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Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.

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Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.

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As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.

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As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.

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Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
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di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

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Nessuna offerta valida per l'acquisto delle Terme: c'è l'ufficialità della società

9/12/2021 - 14:59

MONTECATINI - E' finalmente (e purtroppo) giunta l'ufficialità della negativa chiusura del bando di cessione delle quote di maggioranza delle Terme. Ecco il comunicato della società.

 

«L'amministratore unico di Terme di Montecatini spa comunica che la procedura di individuazione di un nuovo socio di maggioranza è stata chiusa ed è rimasta senza esito per mancanza di offerte valide. Non è infatti pervenuta alla società la cauzione prevista nel bando e preannunciata da una comunicazione di Deutsche Bank allegata all’offerta irrevocabile presentata il 22 novembre scorso da International Tax Advisors Limited (unica invitata alla seconda fase della procedura). Sarà cura dell'amministratore convocare al più presto l’assemblea dei soci».

 

Molte e inevitabili le reazioni, che riportiamo qui di seguito (NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO):

 

Carlo Bartolini (presidente Federalberghi Apam)

"Nel periodo più buio del turismo montecatinese a causa della pandemia - una crisi durissima per l’economia alberghiera che sta piegando le nostre aziende - viviamo anche questa sconfortante situazione sulle Terme. La società ha vissuto anni d’incapacità manageriale specifica del settore (da noi ripetutamente richiesta) e di non condivisibili scelte da parte della proprietà, fattori che hanno condizionato negativamente le potenzialità di sviluppo del territorio, la cui immagine è strettamente legata e caratterizzata dal termalismo.

 

Ma le Terme restano indispensabili per la ripartenza post pandemia e per ogni strategia promo-commerciale di destinazione. E, si badi bene, non rappresentano più solo un patrimonio della città o della Toscana, ma dell’intera umanità. Da cui dovrebbe derivare una responsabilità morale, oltre che aziendale, da parte della proprietà di aprire un rapido confronto con il Governo e i Ministeri che già ci hanno sostenuti nel percorso Unesco.

 

In attesa dell’ufficialità da parte della proprietà della notizia a riguardo l’ennesimo fallimento del bando, è bene quindi che sia stato aperto un dialogo con il Mibact e il Mise, ma ora è indispensabile che anche il sindaco Luca Baroncini, oltre che per Firenze, acquisti anche un abbonamento ferroviario per Roma, affinché dialoghi con il Ministro Garavaglia(e con lui il Governo) al fine di rendere concreto l’impegno da lui assunto durante l’incontro di questa estate con le forze sociali svoltosi al Tettuccio sul futuro delle Terme e su un ipotetico “piano B”.

 

Fondamentale, a questo scopo, è che anche il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore Stefano Ciuffo interfaccino gli uffici regionali con il ministero per un’ampia strategia che non porti le Terme al fallimento o a una chiusura che, seppure temporanea, porterebbe con sé il rischio di non avere una data certa di scadenza. Non stiamo parlando di una “normale” crisi aziendale, ma di un concreto rischio DI polverizzazione di un sistema-città costituito da 150 alberghi e oltre 3mila lavoratori (senza parlare di indotto o altri settori economici comunque strettamente legati al movimento turistico). Ci appelliamo pertanto alla Regione affinché nei prossimi percorsi stringa un forte e immediato rapporto con il ministero per la salvezza di un patrimonio dell’umanità.

 

Ciò che serve è fin troppo banale (ma negli anni la nostra richiesta non ha mai trovato adeguato ascolto): una managerialità di settore che sappia gestire un’azienda termale. E poi un’accelerata sul progetto Uffizi diffusi, accordi più stretti con il Sistema sanitario per lo stabilimento Redi, una valorizzazione del Tettuccio per l’idropinica e un piano di gestione del patrimonio Unesco, chiave di volta per il concreto coinvolgimento dei Mibac per contribuire al salvataggio e al rilancio della nostra località turistica.

 

La campanella di fine ricreazione è suonata, ora è il tempo di essere responsabili e costruttivi. Il sistema alberghiero, nonostante la grave crisi, sarà presente come ha cercato sempre di esserlo nell’azione promo-commerciale e, se interpellato, è pronto a fare la sua parte anche nella gestione delle Terme a sostegno della continuità aziendale nel breve periodo. La nostra posizione resta quella di preferire una proprietà pubblica, ma sicuramente una gestione privata".

 

Alessandro Capecchi (presidente della commissione controllo del consiglio regionale)
“Lunedì prossimo l’assessore regionale Ciuoffo è stato convocato in commissione controllo per riferire dell’esito negativo del bando. La Regione, che nel documento di economia e finanza regionale (Defr) aveva scritto vendita o liquidazione, deve dire chiaramente cosa intende fare, visto che è il socio di maggioranza, per salvare il patrimonio immobiliare, l’azienda e i posti di lavoro delle Terme, che sono strategici per Montecatini.
“Le polemiche le lasciamo agli altri, a noi preme capire come la Regione vuole muoversi per garantire un bene prezioso per un intero territorio, che va ben oltre la città di Montecatini. Visto che 2015 l’allora governatore Rossi promise 50 milioni di euro per le Terme e nel 2020 l’attuale Presidente Giani ha promesso di investire almeno 12 milioni nell’acquisto del Tettuccio, vogliamo sapere come la Regione Toscana intende muoversi per tutelare un proprio asset che vale milioni di euro. Vogliamo capire come la giunta regionale cercherà di salvaguardare questo bene evitando che vi siano contraccolpi di natura finanziaria sul bilancio regionale”.
Le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Irene Galletti e Silvia Noferi e il consigliere comunale Simone Magnani.
“La fine fallimentare del bando sulle Terme di Montecatini - secondo i 5 stelle abbastanza scontata - dimostra che quanto da noi denunciato in più occasioni in Consiglio Regionale e Comunale, non solo era corretto ma anche l’unica via d’uscita dalle difficoltà della Società. Adesso la Regione metta da parte i “facili comunicati” e finalmente ci ascolti: acconsentendo a percorrere quella strada che abbiamo tracciato tra Montecatini e Roma, con la partecipazione dello stesso Partito Democratico locale.
Il Movimento 5 Stelle, sulle Terme, ha sempre messo da parte l’ideologia politica a favore del lavoro concreto di supporto alla Società. È giunto il momento che l’amministrazione regionale faccia lo stesso, accettando di collaborare nell’esclusivo interesse del territorio. La priorità è mantenere la continuità aziendale di Terme di Montecatini e l’unico soggetto in grado di farlo è il Ministero dello Sviluppo economico. La viceministra Alessandra Todde ha già dimostrato la sua disponibilità incontrando l’amministratore unico Alessandro Michelotti.
Quello che serve ora è un piano complessivo e strutturato di salvaguardia della società, dell’indotto, degli immobili e della loro certificazione Unesco, che ricordiamo essere collegata ad altre dieci città europee.
Le Terme non possono permettersi di chiudere: la politica deve esprimere la miglior parte di se stessa per garantire il futuro della società e di tutto l’indotto che ne deriva".

Marco Stella, capogruppo in consiglio regionale per Forza Italia

"Il settore termale montecatinese da secoli è un'eccellenza della Toscana, e costituisce fonte di ricchezza e benessere per la città di Montecatini e tutto il territorio che a essa fa riferimento. Purtroppo la procedura di individuazione di un nuovo socio di maggioranza è stata chiusa ed è rimasta senza esito, per mancanza di offerte valide, non essendo pervenuta alla società la cauzione prevista nel bando. La Regione Toscana deve fare la sua parte e aiutare il salvataggio delle Terme, impegnandosi nella ricerca di nuovi possibili acquirenti". Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Ora - aggiunge Stella - occorre giustamente seguire gli indirizzi che il consiglio regionale ha definito nel Piano delle razionalizzazioni delle società partecipate. La società è in grave crisi economico-finanziaria, e serve convocare un'assemblea straordinaria per decidere il da farsi. È anche vero che le terme costituiscono un bene prezioso non solo sotto il profilo occupazionale, ma anche storico, identitario e culturale, e da centinaia di anni segnano profondamente un'ampia area del nostro territorio: Regione ed enti locali devono fare di tutto per approntare un nuovo piano di salvataggio".

 
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