Il consigliere comunale Tiziana Scannella replica al sindaco sulla vicenda legata alla piazza sotto i lecci di Montevettolini.

"Replico mio malgrado al sindaco Vanni - scrive Scannella - intervenuto ancor prima che la mia interpellanza sulla baracca nel centro storico di Montevettolini abbia ricevuto risposta nell’opportuna sede, che è il consiglio comunale, poiché le argomentazioni pretestuose enunciate dal primo cittadino sono fuorvianti e non attinenti al contenuto dell’istanza da me presentata".
"Innanzitutto trovo curioso - prosegue Scannella - che si definisca struttura prefabbricata ciò che a L’Aquila la sinistra spregiativamente chiama casetta per terremotati. Nel caso di Montevettolini la dislocazione territoriale del prefabbricato deturpa in modo indubbio il paesaggio e il protrarsi dell’occupazione del suolo pubblico non può essere giustificato con le riprese televisive, considerato che il borgo è fornito di locali pubblici, ristoranti e bar, che ben volentieri avrebbero messo a disposizione di Vissani e della troupe Rai i propri locali per la preparazione di piatti tipici da degustazione".
"Attendo dunque - dice ancora Scannella - che l’amministrazione fornisca le carte a riscontro della mia interrogazione e prendo atto dell’inconsistente risposta del sindaco Vanni, che si arrampica sugli specchi tirando in ballo l’associazione Il Rondò, a cui di certo non è indirizzata la mia istanza. Detta associazione svolge attività ludica di corteggio e rievocazioni medievali, dunque la presupposta necessità di locali con uso di cucina pare quanto meno inconferente con gli scopi culturali,  sebbene se ne intuisca l’indubbio e legittimo ritorno economico dalla preparazione di pietanze in occasione di feste e fiere".
"Poiché il Sindaco - conclude Scannella - deplora il mio mancato riconoscimento dei meriti dell’associazione, ribadisco che la stessa non entra assolutamente nel contesto della mia interrogazione,  ma che in modo del tutto strumentale e forzato è stata portata alla ribalta  da Vanni, al quale però chiedo perché non ha speso lui parole sulla mancata piantumazione di una nuova pianta in luogo del leccio abbattuto, dimostrando nel complesso della vicenda scarsa sensibilità estetica, ecologica ed ambientale, nonché una distorta visione del patrimonio paesaggistico, evidentemente poco attenta ai delicati equilibri che mantengono borghi antichi come Montevettolini vanto di Monsummano e della Valdinievole".