Elena Bardelli (Serravalle Civica-Movimento Indipendenza) interviene in tema di turismo.

"Abbiamo letto l’intervista rilasciata recentemente ai giornali dall’assessore  al turismo Maurizio Bruschi. Siamo felici di apprendere che i flussi turistici all’interno del comune abbiano riportato, nell’arco dei primi sei mesi dell’anno, l’incremento del 10%. Bruschi individua la causa di tale aumento nella moltiplicazione degli eventi ludico-folcloristico-culturali, a cui l’attuale giunta comunale ha dato vita. Noi siamo convinti invece che diminuendo il numero delle manifestazioni per valorizzare e promuovere  solo alcune di esse (quelle di maggiore spessore, legate alla storia e alla cultura del borgo medievale di Serravalle), e attivando opportuni percorsi didattici per incoraggiare le visite guidate delle scolaresche, si potrebbero aumentare ancora di più le presenze turistiche sul territorio e nel contempo risparmiare soldi da investire nel sociale.

Naturalmente, per il conseguimento di tali obiettivi, occorre  una maggiore e sistematica attenzione alla tutela e conservazione dei beni artistici, tutt'oggi pressoché assente, considerato lo stato in cui versano le torri e lo spazio antistante alla Rocca Nuova. 

Serravalle Paese presenta potenzialità architettoniche, artistiche e culturali che  sono  ad oggi poco sfruttate e, sicuramente, non nella giusta modalità. A questo proposito che fine ha fatto il progetto di recupero e valorizzazione del borgo antico  di Serravalle mediante convenzione con il dipartimento di architettura della Università degli Studi di Firenze, proposto e illustrato dalla giunta Lunardi alla fine del mandato 2017-22 (e poi  completamente dimenticato)? Si trattava solo di campagna elettorale?

Per quanto riguarda le politiche del turismo non si capisce poi il motivo per cui non sia ancora  adeguatamente promosso e valorizzato dall'amministrazione comunale il cosiddetto  "Ricamo di Casale", tradizione ed eccellenza della frazione di Casalguidi, tramandata con tanta amorevole  dedizione dalle signore del club che da questa prende il nome. I manufatti del club sono ospitati con grandi elogi da mostre prestigiose, nazionali e internazionali; ma sul territorio di origine, paradossalmente, non si fa niente per pubblicizzare in maniera qualificata questa vera e propria arte, associandola alla promozione turistica. Quanto dobbiamo aspettare ancora?".