Il segretario generale di confartigianato Pistoia, Patrizio Zini, scrive una lettera aperta sulla vicenda Miss Italia.

"Apprendo con sorpresa dalla stampa locale che associazioni e istituzioni, quali la Regione, la Provincia e la Camera di Commercio, come prese da una foia irrefrenabile, stanno prendendo impegni (informali?) per svariate centinaia di migliaia di euro per la realizzazione di Miss Italia 2012.

Credo che su questo tema si debba aprire immediatamente un serio confronto tra le parti sociali e le Istituzioni per valutare i risultati della manifestazione 2011, analizzare costi e ricavi e, soprattutto, i benefici apportati alla asfittica economia provinciale, rispondendo a domande non demagogiche ma serie, quali: quanti posti di lavoro sono stati creati e quali vantaggi hanno ricavato le aziende di Larciano, di San Marcello o di Quarrata, considerando che i fondi utilizzati provengono da tasse e tributi pagati da tutti i cittadini e da tutte le aziende della provincia.
Dopo e solo dopo avere fatto queste valutazioni si potrà  pensare a ciò che dovremo fare per l’edizione 2012 partendo da una basilare considerazione: Miss Italia non è certamente taumaturgica per i problemi socio-economici provinciali.
Pur rischiando di essere tacciato da ignorante retrogrado, mi ostino a non farmi abbacinare dai lustrini della festa e a pensare che, soprattutto in un momento così drammatico per le persone, le famiglie e le aziende, ci possa essere un modo diverso e migliore di investire sullo sviluppo e sulla promozione di questo territorio, senza ricorrere ad una manifestazione che ostenta inutilmente uno scenario astratto e per certi versi stucchevole e che ha il vago e doloroso sapore della festa di gala durante l’”inchino” sulla Concordia.
Pensiamo, con le dovute ovvie proporzioni, alle motivazioni usate per l’intelligente diniego del Presidente Monti alle Olimpiadi di Roma.
Pensiamo, insieme, se c’è un modo più intelligente e produttivo per investire quei soldi
Pensiamo a modalità che partano dagli ultimi, ad interventi duraturi nel tempo, a ciò di cui la gente e le imprese hanno bisogno e poi in termini residuali pensiamo anche, se possibile a Miss Italia, sostenuta soprattutto da chi può ricavarne qualche vantaggio.