Il capogruppo Udc in consiglio comunale, Gino Giulietti, interviene su un immobile fatiscente presente in centro.

"Il 4 febbraio, su richiesta di alcuni cittadini ho presentato un’interpellanza per sapere se gli uffici comunali si sono mai attivati per compiere controlli o verifiche sui rischi che un immobile in cattivo stato di manutenzione e con la copertura in Eternit potevano cagionare ai residenti confinanti, essendo lo stesso ubicato nel centro del paese e quali provvedimenti intendeva prendere l’amministrazione onde evitare il continuo degrado della struttura.
La risposta è arrivata nell’ultimo consiglio comunale dall’assessore Parrillo, il quale ha assicurato l’interessamento degli uffici comunali competenti citando tra l’altro la documentazione depositata in data 21.05.2010, dalla quale risultava l’avvenuta bonifica del sito ancora oggi garantita da un verbale della ditta incaricata dalla proprietà in data 20.03.2012. Nella stessa risposta l’assessore all’ambiente, evidenziava inoltre che l’attuale disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti stabilita nel Regolamento Urbanistico non preclude la possibilità di eseguire interventi, anche immediati, per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, straordinaria fino alla ristrutturazione.
Nella mia replica alla risposta di Parrillo, ho evidenziato come la Regione Toscana a differenza di altre non abbia una normativa specifica in materia di amianto che obblighi i comuni a censire i siti a rischio, lasciando ai privati o enti l’onere della denuncia all’autorità competente.

Detto questo, pur prendendo atto del verbale (si badi bene) della ditta incaricata dalla proprietà, ho invitato l’amministrazione ha far rispettare quanto previsto nel Regolamento di Polizia Urbana, che al capo IV art. 29 “Manutenzione degli edifici” il comma 2 recita così: “In modo particolare dovranno essere curate le inferriate dei giardini e qualsiasi altra recinzione dei medesimi. (I proprietari) Hanno altresì l’obbligo di provvedere ai restauri dell’intonaco della tinteggiatura dei rispettivi fabbricati ogni qualvolta ne venga riconosciuta la necessità dall’autorità comunale”. Mi pare, come si evince dalla foto, che questo sia il caso di specie".