Si sblocca il caso dell’ex-hotel Paradiso di Montecatini Alto. La notizia è emersa nel seminario sui beni confiscati alla criminalità organizzata, svoltosi ieri a Monsummano. Il Paradiso, colata di cemento e vernice rossa su una delle più belle vedute della Valdinievole, sarebbe in procinto di essere concesso in gestione a cooperative o società per il suo recupero. 

Lunedì l’Agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata ha avvertito Alessio Genito, responsabile per la Valdinievole della gestione dei beni confiscati alla criminalità di stampo mafioso per conto dell’associazione di don Luigi Ciotti «Libera», che gli impedimenti fiscali per lo sblocco della situazione sono stati superati. Entro un paio di settimane sarebbe previsto un incontro con il prefetto di Pistoia per valutare la destinazione dell’immobile dal valore stimato in oltre 6 milioni di euro, sequestrato nel 1996 alla banda della Magliana. 

Ipoteche difficili da sbloccare hanno trattenuto fin da allora, anno in cui l’ex-Paradiso è stato sequestrato, l’assegnazione per il recupero della struttura a fini sociali. Adesso la controversia si è conclusa positivamente.

In Valdinievole negli ultimi mesi i casi di confisca sono passati da 5 a 14. Tra questi quello del deposito di Massa e Cozzile dove si raffinava l’eroina per conto del clan Nuvoletta, che è stato dal 1996 il primo esempio italiano di rinconversione a fini sociali. Da allora è stato gestito dal Gruppo Valdinievole che si occupa di recupero delle dipendenze.