Un mese per stabilire se Montecatini si concederà il tris con Miss Italia. «Entro ottobre – ha detto il sindaco Giuseppe Bellandi al Tirreno – dovremo decidere se ospiteremo la manifestazione anche nel 2013. Ci metteremo seduti con Miren e Rai e vedremo se ci saranno le condizioni per proseguire questa collaborazione, oppure se da parte del Comune, ma anche dei nostri interlocutori, si riterrà più conveniente salutarci».

Gli strascichi polemici che hanno accompagnato questa edizione non sono stati ignorati dal sindaco: «Chi dice che Miss Italia è inutile perché Montecatini non ha nulla da proporre è in errore. Certo, con le Leopoldine sarebbe tutto un altro discorso, ma anche così la città ha carte da giocare».

Il sindaco ha anche riassunto i costi: circa 850mila euro (un milione e 230mila nel 2011). Così ripartiti: 340mila dal Comune (come nel 2011), più 150mila provenienti dalla tassa di soggiorno (in totale 490mila); 30mila dalla Provincia (come nel 2011); 150mila dalla Camera di commercio (furono 285mila nel 2011), 180mila dagli sponsor (furono 116mila).

Un coro pressoché unanime di “sì” a Miss Italia arriva poi dagli albergatori, intervistati dal Tirreno. Francesca Taddei, presidente dell'Apam, lancia una stoccata agli “scettici”: «Nessuna manifestazione e nessun altro tipo di promozione hanno i ritorni d’immagine che derivano da Miss Italia. E poi, ci sono alternative? Io sento tante chiacchiere ma preferisco tenermi quello che abbiamo già. Miren e Rai dicono di voler tornare: vuol dire che rispondiamo alle aspettative. Meglio non porsi troppi interrogativi».