Pesante riforma imposta dalla legge per l’Enasarco. La Fondazione è infatti di nuovo intervenuta con modifiche normative in materia di previdenza per ottemperare agli obblighi di legge previsti nel decreto “Salva Italia” e per equipararsi alle altre casse previdenziali, con particolare riferimento  all’innalzamento dell’età pensionabile.
 
“Una legge – commenta Luciano Baldecchi, presidente provinciale della Fiarc, la federazione degli agenti di commercio aderente a Confesercenti - che per la sua attuazione sta imponendo alle casse previdenziali norme e parametri avendo a riferimento un modello freddamente matematico che alla fine, paventiamo, può addirittura ottenere il risultato opposto, mettere cioè in discussione il futuro e la natura delle prestazioni erogate dalla Fondazione”.
 
Inoltre, lo scenario in cui si è costretti a operare le scelte di riforma della Fondazione è quello di una grave crisi economico–finanziaria, che non sta certo risparmiando la categoria di agenti di commercio. Viste le forti perplessità nella categoria circa l’innalzamento dell’età pensionabile, la Fiarc Confesercenti ha proposto meccanismi correttivi che fossero meno penalizzanti per gli agenti. L’impatto dell’aumento dell’età pensionabile dagli attuali 65 ai 67 anni con contribuzione minima di 20 anni, è stato quindi mitigato e reso più graduale attraverso un regime transitorio di elevazione dell’età diluito tra oggi e il 2019, dal meccanismo della quota e dalla possibilità di richiedere l’anticipazione della pensione di vecchiaia, di uno o due anni, avendo compiuto almeno 65 anni e con almeno 20 anni di contribuzione, quando la somma tra età anagrafica e anzianità contributiva risulti almeno pari a 90, con una penalizzazione, da definire con il ministero, per ciascuno degli anni di anticipazione.
 
“Un’altra delle questioni – conclude Baldecchi - riguarda la “spending review” e l’obbligo di risparmi sui costi intermedi della Fondazione: intervento più che sacrosanto, ma inaccettabile se permane la disposizione che tali risparmi non potranno essere utilizzati a favore degli agenti, ma dovranno essere versati allo Stato: sarebbe un prelievo forzoso e scandaloso”.