Sulle dichiarazioni a mezzo stampa delle rappresentanze sindacali relative ai tagli al trasporto pubblico locale e alle accuse di mancata efficienza e trasparenza rivolte all'ente, interviene la Provincia.
 
"La programmazione delle reti extraurbane provinciali è stata orientata su criteri imprescindibili, indicati dalla Regione Toscana, che fin dal 2011 ha elaborato i documenti per l’impostazione della rete unica di tipo strutturale (rete “binari”), in base a: collegamenti fra capoluoghi e fra capoluoghi e centri urbani con popolazione superiore a 1000 abitanti; mantenimento dei servizi scolastici (scuola media superiore); mantenimento e valorizzazione dei servizi di tipo urbano; sostanziale taglio dei servizi extraurbani; prevalenza del servizio ferroviario su quello su gomma;redditività dei servizi e quindi rilevanza dei dati di frequentazione.
 
Nonostante tali criteri, vincolanti per la riorganizzazione della rete e la ridefinizione del servizio, la Provincia di Pistoia, grazie al complesso lavoro istruttorio portato avanti dai propri uffici, nell’intesa formalizzata in Conferenza di Servizi lo scorso 25 maggio, ha ottenuto  sia l’ aumento della rete “binari” da 2.504.000 km a 3.500.000 km, sia l’ incremento delle risorse per la rete definita “debole” da 562.164 euro a 662.164 euro, cui deve aggiungersi l’ulteriore somma di 180.000 euro per il progetto di area debole “Svizzera Pesciatina”.
Non solo, la Provincia si è anche impegnata, con delibera del 28 giugno 2012, ad un cofinanziamento che porterà ad una ulteriore integrazione della “rete binari” per ulteriori 136.000 km e una integrazione della “rete debole”.
La stessa delibera, che riportava tutto il percorso messo in campo, è stata inviata lo scorso 5 settembre ai sindacati, che già ben conoscevano tutte le precedenti delibere regionali, con l’indicazione dei criteri sopra riportati per la formazione della rete e l’attribuzione dei km ai vari bacini, compreso quello pistoiese.
 
A fronte della tardiva presa di posizione del sindacato, si fanno presente anche tutta una serie di inesattezze riportate circa la riorganizzazione della rete. 
 
Per quanto riguarda la montagna non c’è una “quasi completa eliminazione del servizio”, così come rappresentato: se è vero, infatti, che la riduzione dei collegamenti interessa i binari regionali, questa viene recuperata con le risorse per la cosiddetta rete debole, sulla quale la Provincia ha opportunamente convocato i comuni montani, affinché esprimessero il loro ulteriore fabbisogno di collegamenti.
Il collegamento Piastre–Piteglio continuerà ad esistere con 6 corse al giorno.
Il collegamento Casotti-Cutigliano, invece, sarà ridotto in quanto gli  attuali spostamenti sono a bus vuoti (Casotti è un’area di sosta logistica) e non dovranno, quindi, gravare sul contributo pubblico.
I collegamenti con  Pian di Novello e Pian degli Ontani e con Melo e  Rivoreta sono previsti sulla rete binaria come corse scolastiche, la loro intensificazione avverrà con le risorse per l’area debole.
Il collegamento Quarrata - Montale sarà effettuato con 12 corse della rete Binari e sarà incrementato su eventuale specifica richiesta del Comune di Montale previa compartecipazione al finanziamento.
Il collegamento Pescia – Pistoia non “sparisce”, come affermato, bensì sono previsti 50 collegamenti giornalieri con la rottura di carico in coincidenza a Monsummano Terme, così come funziona adesso.
Treppio sarà collegata direttamente con Taviano  in modo da permettere lo spostamento sia su Pistoia che su Porretta (la linea 57 portava pochissime persone da Treppio a Pistoia e la maggior parte dei residenti a Treppio gravita su Porretta).
Il collegamento con Montemagno e Santonovo e quello con Tizzana e Catena verranno garantiti con il servizio in area debole dal Comune di Quarrata così come il collegamento con Grati e Fagno potrà essere garantito con il servizio debole.
 
A fronte di tali considerazioni, la presa di posizione dei sindacati appare non solo basata su dati errati, ma anche inopportuna nei confronti dell’ente provinciale e del percorso messo in campo e condiviso con gli enti locali e le parti sociali.
 
La Provincia, infatti, a partire da giugno, ha incontrato le rappresentanze sindacali del settore per illustrare nel merito l’intesa, ben conosciuta peraltro dagli stessi sindacati, che, a livello regionale,  hanno sottoscritto un accordo con la Regione Toscana, in vista della gara regionale, al fine di reperire risorse per l’occupazione e i servizi.
Se la riorganizzazione prospettata è sicuramente improntata a una logica di tagli inevitabili, vista la drastica riduzione dei finanziamenti statali e a cascata sugli enti locali, la Provincia si è impegnata a ridurre l’impatto della manovra coinvolgendo anche i Comuni nelle controproposte alla Regione.
Complessivamente il raffronto tra l’attuale servizio 2012 ( 6.156.247,74 Km per il bacino pistoiese) e quello ipotizzato per le future gare (sia rete binaria che debole, 5.550.000 Km) porta a una diminuzione media dei km di bacino del 10% (km 606.247,74), con una riduzione più forte delle linee extraurbane, a causa del minore incentivo fornito dalla Regione a questa tipologia di servizio.
 
Si ritengono ingiuste e infondate le affermazioni svolte in riferimento alle aziende artigiane, realtà professionali e preziose, che operano quotidianamente sul territorio per un servizio così complesso e articolato come il trasporto pubblico.
In previsione dei prossimi appuntamenti e del coinvolgimento di tutti gli attori del territorio su tali problematiche, la Provincia auspica una sempre maggiore collaborazione, al fine di evitare inutili strumentalizzazioni e allarmismi, generati da scorretta informazione, che si ripercuotono negativamente sull’utenza".