Confesercenti ha preso positivamente atto dell’incontro di oggi convocato dal sindaco per comunicazioni riguardanti l’eventuale riapertura di piazza del Popolo.
 
«L’importante disponibilità del sindaco – commenta il presidente provinciale della Confesercenti, Maurizio Innocenti - non si è trasformata ancora in una concreta e certa decisione di riapertura, nonostante il nostro e gli altri pressanti appelli. Ciò ci preoccupa moltissimo. Le imprese del commercio vivono una situazione economica veramente drammatica, così come del resto quelle alberghiere, che impone un deciso superamento sia delle questioni di principio, sia delle divisioni politiche tra maggioranza e opposizione».
 
«A tutti, siamo certi - prosegue Innocenti -  stanno a cuore la vita delle imprese. La riapertura di piazza del Popolo nel periodo invernale, pertanto, i commercianti di Confesercenti, in unione con gli albergatori di Asshotel, non la leggono né come sconfitta, né come vittoria politica da attribuire alla maggioranza o all’opposizione, tantomeno a singoli amministratori, ma come una decisone responsabile e coraggiosa che spetta in primo luogo al sindaco Bellandi assumere, al quale nuovamente ci appelliamo, come a un’ancora di salvezza».
 
«Confidiamo che la giunta e l’intero consiglio comunale – dice ancora Innocenti - vogliano farsi carico unanimemente delle motivazioni economiche che stanno alla base degli appelli di riapertura, nonché del valore di una manifestata disponibilità generale a operare affinché le festività portino il maggiore sollievo possibile ai bilanci delle imprese e per creare le migliori condizioni di unità al fine di un nuovo futuro della nostra città. Dunque, se tutti ritengono fondata la richiesta di apertura della piazza, tale scelta deve essere effettuata in tempi rapidi. Che senso avrebbe, infatti, perdere inutilmente tempo, per giungere alla stessa conclusione tra qualche settimana? Nessuno, quindi, strumentalizzi niente e da tutti sia accolto il grido di aiuto così ampiamente lanciato e le disponibilità dichiarate, compresa la saggia decisione che auspichiamo assuma il sindaco Bellandi».