Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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TAEKWONDO

Dopo il Kim e liu del Nord e il Kim e Liu di Roma la società sportiva Kin Sori Taekwondo asd si conferma prima delle toscane nel taekwondo e 3 nel parataekwondo italiano.

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All’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme un altro bel sabato di sera di trotto e di festa per tutto il pubblico presente, circa 1400 presenze. 

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Fabo Herons Montecatini ha il piacere di annunciare l’ingaggio di Matteo Aminti, un'ala-centro del 2005, proveniente dalla Virtus Siena, che completerà il roster della prima squadra per il campionato di Serie B Nazionale 2024-25.

IPPICA

Il mercoledì sera di corse all’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme è stato incentrato su uno dei personaggi più famosi al mondo, Pinocchio e, in particolare, sul Parco policentrico di Collodi.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare di aver raggiunto un accordo di durata triennale con Dante John Calabria che sarà il nuovo capo allenatore della nostra prima squadra in vista del campionato 2024/25 di Lba.

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Una mostra dedicata alla città, in tutte le sue sfaccettature. 

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Per tutto il mese di agosto, fino al 9 settembre, è visitabile nelle vetrine esterne e nello spazio espositivo interno.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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VALDINIEVOLE
Wwf e Legambiente: "Nel Padule si riduce superficie oasi a vantaggio della caccia"

3/6/2013 - 10:37

Il comitato provinciale del Wwf e i circoli Valdinievole ed Empolese-Valdelsa di Legambiente, scrivono una lettera aperta sull'oasi di protezione del Bosco di Chiusi e sulla Paduletta di Ramone. La lettera è indirizzata al presidente della Provincia, all'asesssore provinciale all'ambiente e atutti i consiglieri provinciali.


"Gentili presidente, assessore, consiglieri, vi scriviamo questa breve nota in relazione all’area denominata Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone, che rappresenta una delle aree naturali di maggiore pregio ambientale non solo a livello locale, ma anche a livello regionale ed oltre. In essa sono ancora presenti due tipologie di ambienti naturali molto rari: la foresta semiallagata delle aree planiziali interne e alcune piccole torbiere relitte, dove trovano rifugio comunità animali e vegetali di notevole valore.

 

Per tale motivo quest’area è stata perimetrata come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS), sulla base delle due Direttive della Comunità Europea che hanno per oggetto la conservazione della natura.
Notizie dettagliate sul sito in oggetto le potrete trovare nella pubblicazione scaricabile al seguente indirizzohttp://www.zoneumidetoscane.it/sites/default/files/u4/quaderni_pdf_07.pdf curata dal Centro di Ricerca e Documentazione del Padule di Fucecchio, dove sono accuratamente descritte le attività di studio e gli interventi di ripristino ambientale che codesta spettabile amministrazione provinciale, con il finanziamento della Regione Toscana, ha promosso e realizzato nel corso degli ultimi 10 anni.


Non nascondiamo la sorpresa, e perfino la difficoltà a credere che dopo aver lavorato per anni nella direzione della tutela e della valorizzazione di una parte di questo importante sito (ci riferiamo in particolare ala porzione che ricade all’interno dell’omonima Oasi di Protezione), programmandone anche l’inserimento nell’adiacente Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, la Provincia di Pistoia preveda nel nuovo Piano Faunistico Venatorio (in fase di adozione) di ridurre in maniera consistente la superficie dell’oasi per realizzare un recinto dove consentire un’attività di “tiro al cinghiale” (con animali appositamente immessi all’interno).

 

Tralasciando ogni considerazione di merito circa la natura di questa pratica (che rimettiamo alla valutazione di ciascuno di voi), ci chiediamo per quale motivo essa non possa collocarsi all’interno dell’adiacente azienda faunistico-venatoria di Castelmartini che risulta già circa il doppio più ampia dell’oasi di protezione e al cui interno è presente una porzione di bosco del tutto analoga a quella che si vorrebbe scorporare dall’oasi.

 

Occorre però considerare che un’attività di questo tipo all’interno di un Sic necessita di una preliminare procedura di valutazione d’incidenza ambientale (come previsto dalla direttiva 92/43), e dubitiamo che essa, se condotta correttamente, possa portare ad un esito favorevole.


Ci sia inoltre consentito di rilevare come questa operazione sia stata condotta nella più assoluta assenza di trasparenza. Queste associazioni infatti dopo aver ricevuto da codesta amministrazione una bozza del nuovo Piano Faunistico Venatorio Provinciale (per le consultazioni previste dalla normativa) ed aver rilevato che in essa, sia per l’Oasi di Protezione che per l’azienda faunistico venatoria, era prevista una non meglio precisata “revisione dei confini”, hanno chiesto agli uffici competenti di essere informati sulla natura e le motivazioni di questa modifica, senza ricevere da oltre tre mesi a questa parte alcuna risposta.


Sono molti anni che le associazioni ambientaliste, e del resto da qualche tempo anche una parte del mondo venatorio locale, stanno adoperandosi con atteggiamento responsabile e collaborativo affinché il Padule di Fucecchio e gli ambienti naturali ad esso collegati trovino una tutela ed una valorizzazione turistica consone alla grande ricchezza di natura e testimonianze storiche di quest’area. Sono state avanzate proposte relative allo sviluppo della sentieristica e dell’accoglienza diffusa ed alla realizzazione nei fertili terreni della bonifica di coltivazioni di qualità in filiera corta. E’ su queste direttrici che la politica e le istituzioni dovrebbero orientare la crescita delle comunità locali, perché crediamo che senza un modello di sviluppo fondato sulla qualità e sulla salubrità dell’ambiente l’economia è destinata al collasso.


Continueremo a offrire il nostro contributo di idee, sperando di incontrare nella Provincia e nelle comunità locali interlocutori sensibili, ma non mancheremo di perseguire tutte le forme democratiche di opposizione ad operazioni spregiudicate prive di ogni consequenzialità rispetto ad un quadro di azioni e di impegni già assunti, sulla base dei quali è già stata investita una importante quantità di denaro pubblico (oltre 600.000 euro)".

Fonte: Wwf e Legambiente
 
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3/6/2013 - 12:57

AUTORE:
mario di nanni

Il problema vero è che vengono danneggiati birdwatchers e cacciatori normali per fare un paicere a un proprietario di castelmartini, che prima ha rimesso a posto un pezzo della sua azienda privata con soldi pubblici - 600.000 euro!!! - grazie al Comune di Larciano e alla Provincia di Pistoia e ora apre alla caccia si, ma dei ricchi! Da quella zona saranno esclusi cacciatori di "pedona" (chi pratica la caccia vagante) e le squadre esistenti dei cinghialai (tra Larciano, Lamporecchio e Monsummano almeno 300 persone)solo per far sparare chi puo pagare la cacciata in azienda faunistica. E poi, in quella zona non doveva esserci l'ampliamento della Riserva auspicato da ambientalisti e con l'OK dei cacciatori proprio perchè lì - anche grazie all'intelligente opera del vecchio Barone Poggi Banchieri Giulio - la caccia non c'è più da decenni? Cari WWF e Legambiente, meno furbate a Pistoia e San Rocco e meno cene a Castelmartini in villa!!

3/6/2013 - 12:38

AUTORE:
Vero ambientalista

La palude , in questi ultimi anni, si e' ridotta di superficie a seguito dell'invasione dei vivai. Sottrazione di ambiente, veleni sul territorio e sfruttamento delle falde acquifere del sottosuolo , che ha ridotto la falda freatica.
I cacciatori, sono i veri guardiani della palude, perche' ci sono nati e provenienti da vecchie generazioni.
Si parla sempre di tutela ambientale, quando in atto c'e' il progetto di ampliare la discarica del " Fossetto " a Monsummano Terme (PT) e costruire il depuratore in area protetta nel comune di Ponte Buggianese (PT).
Se ciò avverrà,sarà proprio la fine di quello che è rimasto. Ricorderemo la palude attraverso l racconti dei vecchi padulini , quando questi per sopravvivere prelevavano le risorse per la famiglia.