PIEVE A NIEVOLE - Replica del consigliere Alessandro Rossi sulla questione dei rifiuti.

"Signor sindaco e gentile assessore grazie della risposta, peccato che però abbiate ancora una volta sbagliato il destinatario e soprattutto l'oggetto del vostro comunicato. Per quanto riguarda il destinatario avete pensato solo ad attaccare il sottoscritto e avete tralasciato di rispondere ai cittadini, che sono il vero destinatario delle vostre risposte in quanto sono i vostri datori di lavoro.

Per quanto riguardo l'oggetto vi siete tenuti ben lontani dal dare una risposta ad un argomento di attualità e precisamente sul perché a seguito dell'avvio del servizio porta a porta nel vicino comune di Monsummano, la Pieve si è trovata sommersa dai rifiuti e con i vigili urbani d'un tratto dirottati a controllare i cassonetti invece che il territorio, con il sindaco di Monsummano che nel frattempo sfruttava un impegno istituzionale per affermare che è in corso un dibattito sull'ipotesi di escludere dal servizio di discarica i comuni che ancora non sono passati al porta a porta.

La mia era una domanda semplice e diretta: volevo sapere se lei come primo cittadino era a conoscenza di questa ipotesi già da tempo oppure è stato sempre tenuto allo scuro, perché, nel primo caso, mi domando perché lei non abbia ancora informato il consiglio comunale, mentre, nel secondo caso, lei signor sindaco e tutti i pievarini hanno subito una grossa mancanza di rispetto.

Voi invece di rispondere ai cittadini avete preferito intraprendere la strada della polemica personale. A riguardo signor sindaco io sono un semplice consigliere comunale di minoranza e per il mandato che mi è stato affidato dagli elettori, faccio opposizione. Vede signor sindaco io sono cosciente che non posso piacere a tutti, e neanche voglio piacere a tutti, ma posso ritenermi libero di dire quel che penso senza rischiare di incrinare gli equilibri del partito.

Lei signor sindaco è altrettanto libero oppure è costantemente tra l'incudine e il martello? Da un lato rispondere ai cittadini (che vivono e vedono una città sommersa dai rifiuti) e dall'altro soppesare ogni parola per non stizzire il “lungimirante e attento” (come da lei definito) sindaco di Monsummano e suo compagno di partito. Difendere gli interessi superiori di partito o rispondere alla cittadinanza sulle tonnellate di rifiuti prodotte in più sul nostro territorio a seguito dell'avvio del porta a porta a Monsummano? Tra le due scelte io non avrei avuto dubbi, avrei risposto alla cittadinanza, ma sa, come ho già detto io sono un'eccezione."