Confesercenti:"Tares da rinviare a dopo le decisioni del governo: si applichi nel 2013 la
VALDINIEVOLE Lettera aperta di Confesercenti ai sindaci e agli assessori al bilancio della provincia di Pistoia "La pressione fiscale locale e regionale, comprese le tariffe, è aumentata dell’80%, che aggiunta a quella della fiscalità generale, ha raggiunto un peso insopportabile per le imprese. La riduzione del Pil e la crescita del debito pubblico non possono essere compensati dall’aumento di imposte, tasse e tariffe. Bisogna agire sul fronte della riduzione della spesa pubblica e dei costi dei servizi. Altri argomenti, pure legittimi, quali i tagli ai trasferimenti del Governo a Comuni e Regioni, l’obbligatoria applicazione di norme di legge nazionali, il pericolo di dover tagliare drasticamente i servizi ai cittadini, non cambiano la sostanza: le imprese non ce la fanno più. Basta andare a verificare le sofferenze delle imprese in Equitalia e alle banche, ma anche la situazione dei bilanci delle aziende, che noi conosciamo bene, visto che forniamo loro i servizi. Gli amministratori comunali si devono rendere conto che continuare con la politica degli aggravi delle tariffe porta ad altre chiusure di attività. E’ logico dedurre che se chiudono le imprese, vengono meno le entrate di Comuni e Regioni. Si sappia che molte imprese resistono perché la cessazione dell’attività comporta notevoli costi e anche perché la prospettiva è la disoccupazione. Dopo la batosta dell’Imu, gli alberghi di Montecatini non possono sopportare un aumento in media del 60% della Tares. I negozi sono alla frutta e neppure i saldi riescono a dare una boccata d’ossigeno. Ristoranti e bar vedono aumentare costantemente i costi e diminuire consistentemente i ricavi. La rimodulazione della Tares tra le categorie produttive è, pertanto, inaccettabile. Neppure è pensabile scaricare ulteriori aumenti sui cittadini, poiché la loro capacità di spesa è stata drasticamente ridotta dalla recessione economica. La crisi, infatti, ha effetti drammatici soprattutto sul mercato interno e sui consumi. Cosa fare dunque? Il governo ha rinviato le decisioni su Imu, Tares, aumento Iva. I Comuni hanno tempo fino a settembre per approvare i loro bilanci previsionali. Si applichi nel 2013 la tariffa per lo smaltimento rifiuti del 2012. Si rinvii, invece, l’applicazione della Tares a dopo le scelte del governo su queste materie e comunque non oltre settembre, come pare abbiano già deciso alcuni comuni della provincia."
Fonte: Comunicato stampa Confesercenti