La CISL di Pistoia è a esprimere tutta la propria preoccupazione riguardo la situazione di non chiarezza “istituzionale” che da alcuni giorni si è venuta a creare sulle ipotesi di riorganizzazione del presidio ospedaliero di Pescia.

In particolare allarma verificare come alcuni progetti riorganizzativi, presentati alle OO.SS. di categoria come “condivisi” dai sindaci della Valdinievole così non risultino (vedi stampa).

Tali incertezze minano nel profondo sia l’utenza sia, in particolare, i dipendenti che si ritrovano tra due fuochi, da una parte l’azienda dall’altra i propri sindaci, che rappresentano, sarà bene ricordarlo, la figura “centrale”, quella che deve garantire la salute dei propri cittadini.

Per esempio il fatto che si sia deciso di chiudere il ricovero pediatrico senza sapere ancora quale sarà l’area destinata ad accogliere l’osservazioni ci lascia perplessi.

Per intendersi e scacciare ogni dubbio, la posizione della nostra organizzazione è molto chiara: Non si giochi sulla pelle dei bambini, non accetteremo supinamente soluzioni raccogliticce, non accetteremo nessuna soluzione “politica” da specchietto dell’allodole, se non si riuscisse a garantire appieno un percorso sanitario corretto e condivisibile siamo pronti a dire: Meglio nulla che qualcosa di poco serio!

Per non arrivare a questa situazione, sin dall’avvisaglie delle prime tensioni la nostra O.S. si era attivata chiedendo un incontro, un faccia a faccia risolutivo tra il D.G. Abati e il Bettarini (presidente della conferenza dei Sindaci della Valdinievole), alla presenza delle OO.SS., dispiace constatare che ormai a distanza di diversi giorni il D.G. abbia ritenuto di non dover neppure rispondere alla nostra nota (vedi all.).

Per quanto poi riguarda l’apertura del nuovo Pronto Soccorso di Pescia, pur trattandosi di un’opera certamente valida, restano tutti i dubbi sulla disponibilità di personale da destinarvi.

Anche su questo preciso punto la CISL si è già espressa, sia a difesa sia dei lavoratori (vedi all.), ai quali non può più essere chiesto di tamponare situazioni che invece necessitano l’intervento della direzione sotto forma di personale aggiuntivo, sia della cittadinanza che ha il sacrosanto diritto di essere assistita alla pari con le altre realtà toscane.

Insomma i problemi ci sono, per questo motivo, pare estremamente ingiusta e ingenerosa, non aderente alla realtà dei fatti la frase “dal personale una sola voce critica” apparsa ieri sulla stampa, quale risposta da parte dell’azienda, rivolta ad un dipendente. No! Ci sono le voci e ci sono i problemi, che però con senso di responsabilità quasi sempre sono stati riportati dalle OO.SS. all’interno dei normali canali istituzionali e dei vari confronti sindacali, questo però non deve permettere all’azienda di declinarli o assopirli: se l’azienda crede o pensa che sia preferibile affrontare sulla stampa queste tematiche non sarà certo la nostra O.S. a tirarsi indietro!

A fronte di quanto espresso siamo quindi a chiedere all’Azienda Sanitaria un tavolo di confronto permanente con i Sindaci dei territori interessati e le OO.SS..