Il rinnovamento politico diverse volte annunciato solleva dubbi in paese. E all’indomani del congresso locale del Pd, che ha eletto nuovo segretario Iana Lari le perplessità non fanno che aumentare. Soprattutto perché a soccombere nelle corsa alla segreteria (seppur con un margine minimo di voti, 111 contro 121) è stato Maurizio Bozzaotre, segretario uscente e renziano. La scelta di Lari, insegnante in pensione, diverse volte assessore e attuale titolare della pubblica istruzione, è stata presa da «persone che credono nel rinnovamento, che non mettono al primo posto gli elementi che dividono il partito ma semmai quelli unificanti», si leggeva in una nota del Pd diffusa in seguito all'elezione. E queste parole hanno fatto storcere il naso a qualcuno. Alla “vecchia guardia” Pd pare non sia andata giù l’animosità con cui Bozzaotre ha lavorato per portare Matteo Renzi alla Pieve a settembre, un incontro a cui parteciparono circa 4mila persone. E per indurlo a farsi da parte, secondo indiscrezioni, nella settimana che ha preceduto il congresso avrebbero raccolto un’ottantina di nuovi iscritti al partito per incrementare, sempre secondo le voci malevole, i voti in favore di Iana Lari. Dal congresso è uscita pure un’ipotesi (da verificare): il candidato sindaco Pd alle prossime elezioni potrebbe essere Bruno Maccioni, presidente della Misericordia e assessore al bilancio.