Il “Comitato Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole” ha appreso delle vicende che hanno portato alle dimissioni del vicesindaco Claudio Barbi ed esprime piena solidarietà e vicinanza nei suoi confronti. "In questi anni abbiamo apprezzato l'impegno politico di Barbi, in tutte le sedi istituzionali e non, a far sì che gli esiti del referendum del 2011 venissero rispettati. Il suo impegno a favore dell'acqua pubblica è nato ben prima della campagna referendaria ed è indicativo che proprio su questo tema, particolarmente indigesto alle maggioranze del PD locale, si sia consumata la rottura. Rottura che apprendiamo essere stata determinata da un comportamento non certamente improntato alla correttezza da parte della maggioranza in consiglio comunale. L'occasione è stata la presentazione da parte del vice sindaco di una mozione - condivisa dal “Comitato Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole” - che impegnava l'amministrazione comunale ad adoperarsi presso l'autorità territoriale competente per modificare la Carta dei Servizi al fine di non permettere più al gestore di interrompere l'erogazione del servizio ai cittadini che non possono pagare. Tutto questo veniva richiesto per due motivi. Il primo - facile da intuire - è che l'accesso all'acqua è un diritto che non si può negare a nessuno, neppure a coloro che, per qualsivoglia motivo, non pagano. Il secondo è che trattandosi di un servizio di pubblica utilità - la cui natura pubblica è stata ancora più rafforzata dalla scelta politica della maggioranza dei cittadini italiani in occasione dei referendum del 2011 - come tale deve essere gestito, anche per quanto riguarda il recupero dei crediti. Esistono, a questo riguardo, molte modalità e molti strumenti per rientrare in possesso delle somme vantate a credito da chi eroga un servizio; così come esistono molte modalità e strumenti per recuperare i crediti vantati dalle amministrazioni pubbliche, per imposte e tasse non pagate, senza ricorrere ad una misura drastica e inumana come il distacco di un servizio essenziale alla vita. Ancora una volta è stato necessario per il PD trovare un escamotage per difendere certi interessi economici senza dover andare ad una discussione pubblica che avrebbe messo in luce tutte le contraddizioni in seno a quel partito. Viene così alla luce quella commistione fra potere politico e posizioni economiche dominanti che sembra essere la cifra stilistica di questa maggioranza di governo e dei suoi riflessi locali. Continuiamo la lotta perché la gestione dell'acqua e dei servizi di pubblica utilità torni ad essere pubblica ed anche partecipata. E non possiamo pertanto non ringraziare quelle persone, come Claudio Barbi, che in questi anni fra mille difficoltà e spesso isolate politicamente, hanno continuato ad esercitare il loro mandato nell'interesse generale dei cittadini".