Dianora Tassinari (Allenaza per Pescia) interviene dopo la notizia del pensionamento del dottor Morini.

"Ha fatto sorridere nei giorni scorsi il "pistolotto" aziendale per il pensionamento del responsabile dell'Oncologia dell'ospedale di Pescia. In effetti sembra siano state proprio le pressioni dell'Asl3 a far terminare il servizio al dott. Morini che, come ampiamente risaputo, avrebbe proseguito ben volentieri il proprio lavoro accanto a chi soffre con quel senso di abnegazione simile ad una missione che da sempre lo ha contraddistinto.

Dopo tanti anni si è preferito gettare una delle ultime professionalità pesciatine nel nome del progressivo e costante svuotamento del Cosma e Damiano per di più in una specialità umanamente delicata come quella delle malattie neoplastiche.

Sembrerebbe infatti leggere una sorta di disimpegno aziendale sulla materia, prima la vicenda poco chiara del dott. Bologna poi il pensionamento "forzato" del dott. Morini. Certo l'assistenza ai malati oncologici è costosa, molte volte non risolutiva e poi, secondo i progetti del Governatore Rossi, quelli "bravi" devono essere solo a FI-PI-SI. In provincia quindi basterebbero un po' di "braccia" più o meno qualificate per applicare i protocolli studiati altrove e in quella di Pistoia poi c'è già il S.Jacopo, Pescia ormai da tempo è solo una depandance e non solo per l'Oncologia.

Una delle ultime perle al riguardo, sono i ricoveri a Pescia dal pronto soccorso di PTistoiaquasi senza preavviso, sballottando come sacchi attraverso il Serravalle, malati anche impegnati per destinarli in situazioni talvolta poco appropriate alle loro condizioni.

La Destra l'ha sempre detto, la cattedrale nel deserto paludoso della periferia pistoiese non avrebbe avuto le capacità contenitive adeguate e l'ospedale di Pescia sarebbe stato progressivamente svuotato per adeguarsi a diventarne la "foresteria".

Tornando all'Oncologia, il trattamento riservato al dott. Morini assume i contorni della beffa quando si viene a sapere che a Pistoia, nel mese di febbraio, era già stata assunta una nuova oncologa, proveniente guarda caso da Firenze. Ma non finisce qui, la dottoressa in questione, a meno di un mese dall'assunzione, veniva insignita solennemente del titolo di "eccellenza aziendale"! Chissà cosa dev'essere riuscita a realizzare in poco più di 20 gioni, chissà che profondità scientifica riesce a racchiudere in se? Proviamo a indovinare chi ricoprirà, a livello aziendale, la figura del dott. Morini portandone la supremazia a Pistoia?".