Case, uffici e negozi al posto di alberghi chiusi da almeno 5 anni. È questa la filosofia che ha portato all’adozione degli svincoli alberghieri (ovvero alla possibilità di un cambio di destinazione d’uso). Dieci domande sono state accettate, mentre una, Villa Erina di viale Bicchierai, non è stata ammessa in quanto è stato esaurito il plafond. I dieci ex-hotel sono: il Centrale di piazza del Popolo; Londra di piazza della Rimembranza; Corona d’Italia di viale Verdi; Hermitage di via Baragiola; Reggio di via Balducci; pensione Salute; Messina di via Mazzini; pensione Romani; California di via Trieste; Cavour dell’omonima strada. Quasi un centinaio erano, invece, le potenziali domande. La gran parte delle 10 società proprietarie si è impegnata (e questo è valso loro un punteggio più alto, come previsto dal bando) a eseguire anche interventi di pubblica utilità (piantumazione di alberi, rifacimento di marciapiedi). Il Centrale si occuperà del recupero della fontana di corso Roma, della riattivazione di quella situata alla stazione, di riqualificare la piazzetta don Celli. All’hotel Londra, dove sorgeranno appartamenti extra-lusso sono già partiti i lavori di sistemazione del parco della Rimembranza. I proprietari del Corona d’Italia recupereranno una sorgente lungo la via che porta a Montecatini Alto.