Sono serviti 2 anni di complicate e approfondite indagini per scoprire il colpevole dell'efferata rapina a mano armata avvenuta il pomeriggio del 19 luglio 2012 in un'oreficeria di Massa e Cozzile. E' stato arrestato G.S., un 32enne originario della Campania, che quel pomeriggio era entrato nel negozio di gioielli chiedendo di visionarne uno. Alla richiesta, la signora proprietaria del negozio si è vista puntare una pistola al fianco dal finto cliente, nel frattempo raggiunto all'interno da un complice: “Apri la cassaforte o ti sparo” le avrebbe detto uno di loro, scarrellando la pistola per intimidirla.

La donna non ha potuto far altro che assecondare le richieste dei malviventi, consegnando loro circa 30mila euro di incasso. I due poi si sono resi conto che fuori dal negozio alcuni passanti avevano notato i movimenti sospetti all'interno: di tutta risposta hanno preso del nastro adesivo e hanno legato mani e piedi alla sventurata proprietaria del negozio, per poi darsi la fuga e scappare a bordo di uno scooter. Gli stessi passanti fuori dal negozio avevano chiamato la polizia, i cui agenti avevano trovato la signora in evidente stato di shock.

S.G. aveva alcuni giudizi pendenti e denunce a suo carico, ma ancora nessuno di questi provvedimenti era passato in giudicato. L'uomo è stato arrestato a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, a seguito di indagini relative ad altre rapine nell'hinterland napoletano successive ai fatti in Valdinievole. Gli inquirenti ritengono che il 32enne fosse un “pendolare delle rapine” e che fosse pronto a compiere altri colpi simili. Al momento è in carcere a Napoli in attesa di essere trasferito a Pistoia per essere interrogato dal Gip.

Non ancora individuato il complice della rapina del 2012, anche se dalla polizia fanno sapere che è solo questione di tempo.

di Francesco Storai