Il consigliere comunale Oliviero Franceschi ("Un'altra Pescia") scrive una lettera aperta alla famiglia Carrara. 

"Mi permetto di rivolgermi direttamente a voi, come cittadino di Pescia, prima ancora che come consigliere comunale. La vostra famiglia e quindi la vostra prestigiosa attività imprenditoriale, ha radici profonde nel nostro territorio comunale. Mai come ora questa terra ha necessità di interventi finalizzati alla creazione di posti di lavoro. Scelte miopi di forze politiche che hanno ingessato il nostro tessuto produttivo e ci hanno condotto a un punto di non ritorno.

Altri comuni limitrofi, come Altopascio e Porcari ad esempio, con una politica controllata di insediamenti industriali, godono di un discreto benessere, di cui beneficia oltre che un cospicuo indotto, tutti i commercianti: non si compra, non si va a cena, non si cambia la macchina, senza soldi e soprattutto senza prospettive.

A Pescia si è costituita addirittura una lista civica, con l'intento di bloccare ogni iniziativa, per il proprio egoismo, contro l'intero sviluppo di una città in agonia. Io sono a pregarvi di considerare seriamente la possibilità di presentare a questa amministrazione, promuovendolo come iniziativa istituzionale in sede consiliare, un progetto industriale, che in molti appoggeremo, al fine di restituire speranza e prospettive di impiego ai molti giovani disoccupati.

Vedremo se questa amministrazione avrà il coraggio di perdere questo ultimo treno che la vostra buona volontà e il vostro attaccamento al territorio di Pescia potrebbe offrirci".